Messo in vendita il Teatro Supercinema nel Comune di Castellammare di Stabia. La crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 non ha risparmiato neanche il settore teatrale e cinematografico della città delle acque. Dopo lunghi mesi di chiusura, i fratelli Montillo, proprietari anche del cinema Montil, sono pronti a vendere la struttura e a cederne una quota. I proprietari hanno affidato le trattative all’agenzia immobiliare Tecnocasa. Secondo quanto si legge nell’annuncio già pubblicato, la storica struttura stabiese è stata messa in vendita al costo di 2 milioni e 300mila euro.



Un gesto che ha fortemente preoccupato Andrea Di Martino, capogruppo di Italia Viva e membro dell’opposizione del consiglio comunale stabiese. Ha firmato un’interpellanza urgente indirizzata al sindaco Gaetano Cimmino, nella quale ha chiesto di acquistarlo con i fondi comunale per adibirlo a cineteatro pubblico. “Considerato che la proprietà del cineteatro Supercinema, ha pubblicato un avviso con cui mette in vendita la struttura. Considerato che sono anni che c’è un movimento culturale in città, che fa istanza di avere un teatro stabile pubblico comunale. Si interpella il sindaco per sapere se intende acquistare la struttura, prevedendo nella prossima manovra di bilancio, le risorse proprie e quelle reperibili in istituzioni superiori attraverso l’adesione a bandi, necessarie ad acquistare la struttura”.



Ed ha così motivato la sua proposta: “Creando un cineteatro pubblico in città dedicata agli artisti del teatro Stabiese, collegata al Museo Civico Stabiano, dedicando alle opere e alla memoria del teatro stabiese, del cinema e delle arti figurative. Da Raffaele e Luisella Viviani a Ruccello, passando per Vanni Baiano, Ciro Madonna, Lello Radice ed il compianto Italo Celoro che fece di questa battaglia un terreno di impegno nell’ultimo cammino della sua vita, nella raccolta della cinematografia sulla città, dei film prodotti da Montillo ed infine la collocazione del museo del teatro di figura, delle guarattelle e dei Burattini della compagnia degli sbuffi e della Ipiemme”.



Si tratterebbe di un provvedimento, secondo Di Martino, che tutelerebbe il patrimonio artistico e culturale stabiese e che non vanificherebbe le numerose stagioni di prosa ed il lavoro svolto per quasi un secolo da tutti i nomi illustri dello spettacolo che ne hanno sia calcato i foyer sia illuminato la sala cinematografica. Il Teatro Supercinema, infatti, è l’unico complesso utilizzabile sia come teatro sia come cinema.

Emanuela Francini



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