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Un cocktail letale di farmaci avrebbe ucciso Maradona. Proseguono le indagini

Sono ancora in corso le indagini avviate dai giudici di San Isidro per determinare le cause che hanno condotto alla morte Diego Armando Maradona.

Nuove informazioni sono state acquisite dal pool di magistrati guidato dal giudice Orlando Diaz. Le prove riguarderebbero il percorso terapeutico del campione che avrebbe ingerito un quantitativo di farmaci rivelatosi letale. La morte del grande calciatore sembrerebbe quindi essere stata causata da un mix di sostanze troppo pesanti per il suo fisico debilitato.


Diego assumeva due antiepilettici, un antipsicotico, un farmaco antagonista degli oppioidi, un inibitore del desiderio dell’alcool, un medicinale per la schizofrenia e il disturbo bipolare e un antidepressivo, tuttavia nessun medicinale era stato prescritto per il suo cuore malandato.

I giudici avrebbero predisposto perquisizioni nell’abitazione e nello studio del medico di fiducia Leopoldo Luque e posto sotto sequestro i cellulari del neurochirurgo, di sua moglie e della psichiatra Augustina Cosachov che firmarono le dimissioni dalla clinica in cui era stato ricoverato per essere sottoposto all’operazione al cervello.


Gli agenti stanno cercando di estrapolare dagli smartphone ogni dato utile a chiarire le cure mediche previste dai medici e soprattutto quanto accaduto immediatamente prima e dopo il decesso di Maradona.

Tra una settimana sono previste nuove perizie tossicologiche. Nel frattempo il giudice dovrà fissare una data per la perizia affinché gli avvocati possano addivenire alla nomina di un esperto di parte, mentre si attende di conoscere la sua decisione in merito alla posizione di Luque.

Altro discorso dai risvolti ancora tutti da dispiegare, l’eredità lasciata dal campione. I figli riconosciuti in vita da Diego, Dalma, Gianinna , Diego junior, Jana e Diego Fernando  sono attualmente i soli eredi della sua fortuna. Tuttavia come per ogni scomparsa eccellente potrebbero apparire all’orizzonte nuovi pretendenti, come le sorelle che hanno già fatto istanza per essere inserite nell’asse ereditario.


La vicenda è ben lungi dall’essere vicina ad una conclusione e probabilmente siamo solo agli inizi. Nel frattempo le sorelle del campione hanno mosso dure accuse nei confronti delle figlie, colpevoli, secondo loro, di averlo abbandonato. Grande perplessità hanno suscitato anche le immagini della casa dove Diego risiedeva per nulla adeguata alle esigenze e alle necessità di un uomo sofferente.

Il giallo sulla morte del calciatore più amato al mondo si sta infittendo in queste ore alimentato da voci che parlano di ripetuti furti alla cassaforte, avvenuti sia durante il periodo della malattia che nelle ore immediatamente successive alla sua scomparsa.

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