Secondo 4-0 consecutivo in campionato per il Napoli. Dopo quella con la Roma, arriva la larga vittoria a Crotone. Con il successo di oggi gli azzurri scavalcano Sassuolo e Roma e agganciano la Juventus al terzo posto in classifica. La seconda piazza, occupata dall’Inter, è a un punto e il Milan capolista, in attesa della conclusione del posticipo, dista tre lunghezze.


Non c’è stata partita allo Scida. Soltanto nei primissimi minuti il Crotone ha tentato di fare male al Napoli, ma poi, dopo la magia di Insigne, sull’altrettanto splendido assist di Zielinski, il Napoli ha preso in mano il match e non l’ha più abbandonato. Nella ripresa, complice anche l’espulsione di Petriccione, gli azzurri hanno dilagato con le reti di Lozano, Demme e Petagna.

Gattuso ha nuovamente riproposto il 4-2-3-1 che all’occorrenza diventa 4-3-3, con Zielinski prima trequartista e poi terzo di centrocampo al fianco di Bakayoko e Demme. La duttilità e la grande tecnica del polacco stanno facendo la differenza. Non è un caso che dal suo ritorno a pieno regime, dopo l’obbligata convalescenza post-Covid, siano arrivate due gare in campionato da otto gol messi a segno e nessuno subito. Questa stagione potrebbe essere quella del definitivo salto di qualità di Zielinski, che ha sempre peccato di continuità.

Oltre al solito Insigne, vero regista avanzato della squadra, un plauso va alla prestazione di Bakayoko e Demme. Il francese appare sempre più prezioso in mediana, non lasciando il minimo spazio agli avversari e spezzando sul nascere ogni velleità di offensiva calabrese. Il tedesco ha il grande pregio di disputare ottime partite senza farsi notare: nessun errore, aiuto alla difesa e continui scarichi ai compagni con massimo due tocchi. Positiva la prova anche di Lozano, definitivamente trasformato rispetto allo scorso anno e che con il quinto gol siglato è diventato il capocannoniere solitario del campionato azzurro.

Piccola nota negativa è la serata della difesa, non tanto per le sofferenze causate dagli attaccanti del Crotone, quasi mai pericolosi, ma per la deficienza tecnica negli appoggi. Tutti e quattro gli uomini della linea difensiva sono apparsi imprecisi e disordinati quando bisognava far ripartire l’azione dal basso. Fuori dal discorso Ospina, autore di una splendida parata nell’unica occasione in cui è stato chiamato in causa.


Non c’è tempo per rifiatare in questa stagione fitta di impegni ravvicinati. Giovedì è già tempo di partita decisiva, da dentro o fuori. Il Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona, ospiterà la Real Sociedad per l’ultima giornata dei gironi di Europa League. Vittoria o pareggio significherebbero passaggio del turno, sconfitta vorrebbe dire molto probabilmente eliminazione.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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