Carlo Alvino e la Smorfia Napoletana? Cosa possono avere in comune uno dei giornalisti principi del Calcio Napoli, al punto tale che è diventato uno dei più famosi anche in varie trasmissioni sportive e un elemento che fa parte ormai da anni della tradizione di questo popolo?
Grazie a un recente articolo apparso su L’insider, scopriamo perché Alvino, stavolta, non ha parlato del lato calcistico del Napoli, quanto piuttosto di un aspetto molto più legato alla scaramanzia e alla cabala, che potrebbe interessare da molto vicino gli amanti delle scommesse serie A.
La Smorfia e i numeri di Alvino
Tutti conosciamo la Smorfia, ovvero quel complesso di 90 numeri legato alle tradizioni, in cui ognuno di essi assume un significato e una valenza differenti. Questa volta, Carlo Alvino ha deciso di reinterpretare la classica Smorfia in un senso molto più calcistico, cercando di associare a diversi numeri dei giocatori che hanno scritto la storia della squadra azzurra.
In compagnia del suo ospite Giuseppe Bruscolotti, uno che di Napoli Calcio se ne intende, essendo stato anche il mitico capitano nell’anno dello scudetto, ecco, quindi, che Alvino approfondisce la corrispondenza tra certi numeri della Smorfia e una chiave di lettura tipicamente calcistica. Tutti coloro che seguono per lavoro le vicende della squadra napoletana, hanno più di una volta trovato con grande facilità delle affinità con i numeri, avendo una certa dimestichezza proprio per via del fatto che questi ultimi fanno parte davvero della storia di un popolo e vengono utilizzati tantissimo nella quotidianità.
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Edinson Cavani e il “Pocho” Lavezzi
Nella Smorfia Napoletana, il 22 è invece associata al “pazzo” e i tifosi azzurri non possono che associarlo, spesso e volentieri, a un altro calciatore argentino che ha fatto impazzire il San Paolo, ovvero il “Pocho” Lavezzi, che per diversi anni ha calcato i vari campi della Serie A, dando spettacolo con le sue serpentine e la sua “garra” che ha ben pochi eguali.