Una partita incredibile. Se il Napoli fosse uscito da San Siro con una vittoria con due gol di scarto, non ci sarebbe stato da meravigliarsi. Invece a portare a casa i tre punti è l’Inter: 1-0 grazie a un rigore di Lukaku. Ora gli azzurri si trovano al quarto posto in classifica, al pari del Sassuolo, a cinque punti dal Milan capolista, quattro dalla stessa Inter e una lunghezza dietro la Juventus. Domani la posizione potrebbe essere la quinta, se la Roma batterà il Torino.

Nel primo tempo le squadre si sono studiate, hanno pensato più a non farsi male rispetto che tentare di mordere, senza veri sussulti. Nella ripresa si è visto invece un grande Napoli, che ha messo alle corde l’Inter. Sono state diverse le azioni pericolose create dagli uomini di Gattuso: almeno cinque occasioni nitidissime, tutte sventate da Handanovic, nettamente il migliore in campo dei nerazzurri.


Partita quindi caratterizzata dagli episodi, uno su tutti, il rigore procurato da Ospina. Il portiere colombiano smanaccia, senza nemmeno troppa potenza, il piede di Darmian e l’arbitro Massa fischia il penalty. Durante le proteste partenopee, il direttore di gara sente una frase (“vai a c…re”) pronunciata da Insigne e sventola il cartellino rosso davanti agli occhi del capitano, mandandolo sotto la doccia. Dopo la rete di Lukaku però è stata forte e prepotente la risposta del Napoli, che ha sfiorato varie volte il pareggio, ma stasera non c’era nulla da fare, la rete non sarebbe mai arrivata.


Altra nota negativa l’infortunio di Mertens. Il belga, nel primo tempo, calciando un pallone in area, ha messo male il piede sul terreno e ha subito una distorsione alla caviglia. L’attaccante è uscito dal campo in lacrime: nei prossimi giorni si saprà di più sull’entità dell’infortunio.

In questa partita più tattica nel primo tempo e più propositiva nel secondo, tutti gli azzurri in campo hanno fatto la propria parte. Da sottolineare la prova di Zielinski e Lozano: il polacco ha illuminato il gioco, puntando l’uomo e lanciando ottimamente i compagni, il messicano è stato una spina nel fianco dei difensori avversari per tutti i novanta minuti.

Sembra si stia parlando di una bella vittoria, ma, come detto inizialmente, è stata una partita incredibile, una sconfitta incredibile.


Altro giro, altra corsa. La rabbia per questo match sfuggito di mano non si sa come è da mettere per caricarsi in vista del prossimo turno. Domenica all’Olimpico il Napoli affronterà la Lazio nella penultima giornata di campionato prima di Natale.

 

Salvatore Emmanuele Palumbo



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