Nell’ormai solito stadio vuoto, il Savoia ha affrontato la squadra sarda del Muravera, offrendo una prova nervosa e cedendo i tre punti ai volenterosi e compatti ragazzi, spaesati ma galvanizzati in quel catino da brividi che è il Giraud.


Il calcio sembra essere una scienza astrusa, ma il Muravera ha dimostrato qualcosa di concreto. Un 4-4-2 ovvero doppia linea maginot in difesa con un gigante Moi che coordinava e lanciava i due preposti per l’attacco Nurchi e Virdis. Alla fine, in un secondo tempo da dimenticare per gli olandesi (maglia arancione) del savoia, i torresi si fanno sfuggire il veloce brevilineo Nurchi che infila Esposito. Si va avanti con attacchi sconclusionati e nervosi, fino al calcio d’angolo dei sardi che Virdis, lasciato solo in area piccola, con una semi rovesciata fa il 2 a 0.


Poi la baruffa senza frutto del finale, forse qualche pallone poteva entrare, ma oggi il Savoia era talmente brutto e nervoso da non meritarlo. Ora in 8 partite siamo già ad 8 punti dal Latina che anche senza strafare, occupa la prima posizione.

E’ chiaro che occorre qualcosa che dia sprint all’ambiente, non è più tempo di scusanti da parte di tutti. Spiace essere truci, ma la realtà è questa, anche se bisogna dire che siamo solo all’inizio ed ogni soluzione si può prendere per la realizzazione degli obiettivi, bisogna solo avere l’umiltà di riconoscere che alcuni errori si potevano evitare.
Vabbuò ma nun facimme i catastrofici… c’’a putimma fa…

Ernesto Limito



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