L’indice Rt Covid in lieve aumento allo 0,90. Nelle ultime due settimane era allo 0,86 la scora settimana ed era già in salita: quindici giorni fa era a 0,82. Così risulta nella bozza del report del monitoraggio, dei giorni dal 14 al 20 dicembre, effettuato dall’Iss-ministero della Salute.


La cabina di regia si è riunita oggi nel tardo pomeriggio. “Nella settimana di monitoraggio si osserva un lieve aumento generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni/PPAA con un rischio moderato o alto e quattro Regioni a rischio basso di una epidemia non controllata e non gestibile.

La Campania con il più basso indice Rt, al momento non è tra le regioni a rischio elevato. In particolare, 5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto), sono classificate a rischio alto. Dodici tra Regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio basso”.


Rt regioni – Questo è il quadro dell’Rt regione per regione:

  1. Veneto 1,11;
  2. Molise 1,02;
  3. Lazio 0,96;
  4. Lombardia 0,92;
  5. Puglia 0,88;
  6. Emilia Romagna 0,82;
  7. Liguria 0,82;
  8. Marche 0,81;
  9. Calabria 0,80;
  10. Friuli-Venezia Giulia 0,78;
  11. Umbria 0,76;
  12. Sicilia 0,74;
  13. Sardegna 0,74;
  14. Provincia autonoma Bolzano 0,71;
  15. Abruzzo 0,70;
  16. Toscana 0,70;
  17. Piemonte 0,69;
  18. Basilicata 0,69;
  19. Valle d’Aosta 0,68;
  20. Provincia autonoma di Trento 0,68;
  21. Campania 0,65.




Le feste, rischio contagio

Le festività e l’aumentata mobilità e interazione interpersonale potrebbero aumentare i contagi con una appesantimento sui servizi sanitari, rileva ancora l’istituto Superiore di Sanità nel consueto monitoraggio sui contagi.

Si conferma, spiega l’Iss, la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

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