Il Gazzettino vesuviano | IGV

Il Napoli rischia di perdere anche con il Torino, Insigne la riprende nel recupero

Il Napoli non riesce più a vincere. Il Napoli non riesce più a giocare. Altra partita decisamente sottotono degli azzurri, che in casa contro il Torino arriva a pochissimi minuti da un’inaspettata sconfitta. Insigne la raddrizza nel recupero ed evita il KO, ma sono due punti persi per il valore delle due squadre. Ora la classifica dice quinto posto, superati da Roma e Sassuolo, mentre la vetta della classifica dista ormai nove punti. Il campionato è lungo, ma la distanza sta diventando tanta.

Il Napoli commette ancora una volta il peccato di scarsa intensità, scarsa cattiveria e scarsa intraprendenza. Si assiste al solito possesso palla sterile e inconcludente, fatto di passaggi tra i quattro difensori, tra i mediani e i centrali, senza proporre verticalizzazioni degne di nota. Ci si affida all’intuizione del singolo, che sia Insigne, Zielinski o Lozano, che non sempre può risolvere la situazione.


Senza nulla da poter dire sul lato morale, poiché è impossibile pensare male all’uomo Gennaro Gattuso, ma il tecnico, tranne in rare occasioni, in questa stagione non ha mostrato un’idea di gioco consistente e decisiva. Finché non si esprime un gioco arioso e brillante ma si arriva a conquistare la posta in palio, si può anche accettare, ma, visto che la coperta è corta, giungono i momenti nei quali anche i risultati non sono favorevoli e in questo momento si è a un solo punto conquistato (contro l’ultima in classifica) nelle ultime tre giornate, con un solo gol segnato.

Ormai è chiaro e innegabile che Insigne sia l’uomo in più di questa squadra, con un grandissima rete anche oggi. Ma non è ammissibile che un unico giocatore possa sempre togliere le castagne dal fuoco di un’intera formazione. Certo ci sono le assenze di Osimhen e Mertens, l’attenuante di aver giocato assiduamente ogni tre giorni da inizio stagione, ma una svolta post pausa natalizia è d’obbligo. La stagione è lunga, maggio è lontano, è necessario darle un senso fino alla fine.


Devono cambiare marcia anche molti elementi della rosa. Fabian Ruiz non può pretendere la titolarità, soprattutto in mezzo al campo, se continua a inanellare una prova negativa dietro l’altra, caratterizzata da lentezza di mente e di piede, appoggi sbagliati e zero aiuto nei contrasti. Di Lorenzo, anche se oggi non ha sfigurato, può e deve tornare il terzino che tutti abbiamo apprezzato nella scorsa stagione e che quest’anno non abbiamo visto. Politano non può crogiolarsi sul paio di gol da fuori area segnati negli scorsi mesi, quando ora sparisce dal terreno di gioco non appena ne mette piede. Mario Rui non ha evidente che non abbia i mezzi per poter giocare in una squadra di vertice e, con la precaria condizione fisica di Ghoulam, l’innesto di esterno difensivo sinistro sarebbe una priorità, ma la società non sembra dello stesso avviso.

La sosta per le feste di fine anno sarà breve. Si salterà soltanto il prossimo weekend. Il Napoli tornerà in campo il 3 gennaio contro il Cagliari, sperando che la musica cambi drasticamente.

Salvatore Emmanuele Palumbo



Exit mobile version