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Whirlpool Napoli: una boccata d’aria fino a marzo. A gennaio partirà la Cig Covid

Una boccata d’aria per i lavoratori dello stabilimento napoletano della Whirlpool, ma nonostante ciò un Natale all’insegna del Covid e della totale incertezza per il futuro.

La multinazionale che inizialmente aveva deciso di non presentarsi al tavolo delle trattative oggi, per poi inviare in un secondo momento una delegazione ha deciso, infatti, di attivare la Cassa integrazione Covid per i suoi dipendenti. La Cig partirà a inizio gennaio, anticipando così i tempi come da accordi con il Ministero, e sarà mantenuta sino a fine marzo, data in cui è previsto lo sblocco dei licenziamenti, mentre per il mese di dicembre l’azienda ha provveduto già al pagamento.


Lo ha affermato la sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde che ha anche precisato come il Ministero dello Sviluppo Economico si stia adoperando affinché ogni intervento della Whirlpool abbia come finalità «la tutela del perimetro occupazionale e la produttività del sito campano».

Secondo quanto emerso l’incontro si è concluso non solo con la conferma della disponibilità da parte della multinazionale di anticipare a gennaio la Cig Covid anche per la sede di Napoli, ma anche il relativo trattamento di modo che i dipendenti non si ritrovino senza alcuna garanzia di copertura salariale per i prossimi mesi.


Tuttavia resta alta la preoccupazione dei lavoratori e delle lavoratrici napoletane che non intendono mollare, considerato anche che la multinazionale ha già preannunciato l’intenzione di procedere al licenziamento collettivo a partire dal mese di aprile.

Insomma, sino ad oggi si è cercato di evitare il peggio, ma adesso è il momento di trovare soluzioni alternative e soprattutto valide che possano scongiurare la chiusura inesorabile del sito. “Non c’è più tempo quindi per voci e annunci”, afferma il segretario nazionale della Uilm, responsabile del settore degli elettrodomestici che aggiunge “urgono soluzioni concrete e una presa di posizione forte da parte del Governo”.

“Troviamo disonorevole il comportamento di Whirlpool”, hanno invece dichiarato in una nota congiunta la segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico, Barbara Tibaldi, e il segretario generale Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa. “Ricordiamo che in presenza del blocco dei licenziamenti – hanno aggiunto – la copertura economica degli stipendi dovrebbe essere in capo all’azienda. La cassa Covid-19 interamente a carico dello Stato, da gennaio a marzo 2021, rappresenta un ulteriore risparmio per Whirlpool. In considerazione di questo – proseguono – abbiamo chiesto l’integrazione della cassa integrazione al fine di garantire il salario pieno alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. L’azienda si è resa disponibile a discuterne in sede di esame congiunto. Whirlpool, su nostra richiesta, ha anche dato disponibilità ad approfondimenti su Napoli e su Caserta al tavolo ministeriale. Per quello che ci riguarda Napoli deve continuare a produrre lavatrici di alta gamma”.


La speranza però è sempre quella che si possa ottenere di più dalla Whirlpool e ridare un’opportunità allo stabilimento napoletano.

“Auspichiamo – continua la nota della Fiom-Cgil – che il Governo assuma un ruolo più deciso nel mettere in discussione le scelte della multinazionale. È stata persa una grande occasione per Napoli, la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori continua. Domani parteciperemo all’evento di solidarietà e beneficenza organizzato dal Cral Whirlpool di Napoli, presso lo stabilimento di via Argine, in cui sarà presentato il calendario 2021 dal titolo Sulla nostra pelle che racconta attraverso le immagini venti mesi di battaglia in difesa del loro posto di lavoro”.

Bianca Di Massa



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