Un matrimonio vero e proprio, con tanto di rito in chiesa e, poi, la festa con parenti in un noto ristorante. La festa però, visto che siamo in piena pandemia, non si poteva fare e così a mettere fine all’irregolarità sono stati i carabinieri. E’ accaduto il giorno della Vigilia di Natale a Villa Palmentiello, noto ristorante situato tra Lettere e Sant’Antonio Abate. Protagonista dell’evento una coppia di sposi originari di Castellammare, ma residenti da qualche anno al Nord Italia.



I due si erano sposati di mattina in chiesa e, subito dopo la cerimonia religiosa, avevano organizzato il banchetto clandestino con decine di invitati, tutti alloggiati nelle stanze dell’hotel – ristorante situato sui monti Lattari. A scoprire il tutto sono stati i carabinieri del nucleo operativo di Castellammare, agli ordini del capitano Carlo Venturini e del tenente Andrea Riccio, intervenuti dopo una segnalazione anonima. Visto che il pranzo non era ancora iniziato, i carabinieri si sono limitati ad identificare gli sposi, gli invitati e i proprietari della struttura ricettiva, senza elevare alcuna sanzione amministrativa.



I militari dell’Arma, nell’ambito di una specifica attività di controllo del territorio stabiese, hanno scoperto che nella struttura erano presenti soltanto gli sposi e i loro familiari, tutti residenti tra Castellammare e dintorni. Avevano regolarmente prenotato la stanza. Non si trattava però di turisti di Natale, bensì di invitati ad una cerimonia non consentita. La coppia, quando sono arrivate le forze dell’ordine, era in abiti da cerimonia, così come tutti gli altri invitati. D’accordo con i ristoratori, avevano pensato di aggirare i divieti organizzando un banchetto vietato, camuffandolo come un semplice pranzo di servizio per gli ospiti dell’albergo.



Intanto sono in totale 26 le sanzioni amministrative che sono state comminate a cittadini stabiesi che, nei giorni di Natale, hanno violato le normative anti – Covid. I controlli di Polizia e vigili hanno portato all’identificazione e alla sanzione per 26 persone, sorprese in giro per la città senza mascherina. Ma l’azione di contrasto delle forze dell’ordine si è consumata anche all’interno delle attività commerciali. In particolare una è stata colpita con l’obbligo di chiusura per 5 giorni, per aver violato l’ordinanza regionale firmata dal governatore Vincenzo De Luca. Si tratta di un bari situato al corso Vittorio Emanuele, sorpreso a vendere bevande all’interno del locale. In tutto sono state controllate 140 persone, 50 veicoli e diverse attività commerciali.



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