Una tragedia nella tragedia quella che ha visto coinvolta Anna Fogliamanzillo, la giovane ciclista 37enne che ieri mattina è stata travolta mentre in sella alla sua bici percorreva con altri due sportivi il tunnel che porta da Agerola a Pimonte.
Quella strada che, da Pimonte porta fino a Furore ed Amalfi, è percorsa quotidianamente da decine di ciclisti. Ma per scollinate e proseguire a godere di scorci straordinari, in un senso o nell’altro, è obbligatorio attraversare la galleria “Palombella”, lunga 916 metri e per un tratto anche priva di illuminazione e purtroppo più volte teatro di gravi incidenti.
Ad investire Anna Fogliamanzillo, secondo la ricostruzione elaborata dagli inquirenti che hanno raccolto tutte le testimonianze e stanno tentando di capire l’esatta dinamica dell’incidente, sarebbe stata più di una vettura.
La giovane, la cui scomparsa ha lasciato sgomento e rabbia in tutti, non avrebbe avuto, quindi, alcuna chance di salvarsi. Intanto si attende anche l’esito dell’autopsia che potrebbe chiarire se la morte si avvenuta sul colpo nel momento dell’impatto fatale o se la donna sia caduta in terra per un malore e poi investita.
I militari hanno ascoltato nelle ore successive alcuni possibili testimoni. Al momento l’ipotesi più verosimile vedrebbe un primo automobilista che l’avrebbe travolta lasciandola sull’asfalto, senza prestare alcun soccorso. Successivamente, una seconda auto con al volante un medico di Castellammare di Stabia, rintracciato dai carabinieri, l’avrebbe investita nuovamente senza peraltro rendersi conto di quanto stesse accadendo. L’uomo, in forte stato di choc, è ora accusato di omicidio colposo.
I Carabinieri ipotizzano, però, anche il possibile coinvolgimento di una terza autovettura, presupposto tuttavia ancora da accertare. L’appello lanciato dagli inquirenti e dalla politica e a quanti sono potuti essere testimoni del tragico incidente e l’invito è a farsi avanti per provare a chiarire definitivamente la dinamica di quanto accaduto.
Nel frattempo continuano serrate le ricerche del primo investitore che è fuggito senza fermarsi dopo l’impatto, lasciando dietro di sé una vita spezzata e tanto dolore.