Un Napoli stellare si impone anche a Polistena. Il nono successo in altrettante apparizioni certifica il +5 dai diretti avversari, secondi e battuti con il punteggio di 6-7. Pioggia di realizzazioni ed emozioni: apre le danze Fortino, autore di una doppietta (primo gol con la complicità del portiere avversario) e fa altrettanto un mostruoso Arillo. Non poteva mancare l’hattrick di Luis Turmena. Serve a poco il forcing finale dei calabresi, il punteggio non cambia e gli azzurri tornano in Campania con in tasca tre punti dal valore immenso.
La partita
Si comincia con una splendida serpentina di Arillo, non si chiude lo scambio con Fortino. Proprio Robocop si divora la rete del vantaggio, ci prova anche Turmena ma Martino risponde presente e deve fare gli straordinari ancora su Fortino. Il 20 al terzo tentativo da rapace griffa lo 0-1, a seguito del lavoro splendido di Luis sulla destra, ma è il portiere Martino a toccarla per ultimo. Il 17 si ripropone su punizione, sull’altro fronte Juninho non inquadra lo specchio dopo la respinta del tiro di Arcidiacone.
Pericoloso Maluko dalle parti di Ganho. Sugli sviluppi di una palla da fermo locale Vinicius è il più lesto di a segnare il pari. Venti secondi e Fortuna trova l’angolo giusto alle spalle dell’estremo difensore azzurro, ingannato da una deviazione. Ad 8’10” i ragazzi di Molluso esauriscono il bonus falli, Turmena però spreca il tiro libero. Reazione affidata ad Hozjan. Traversa e linea su una sassata da punizione, nuovamente ad opera di Fortuna. Il Napoli riesce ad impattare a 9’31” con Luis, mancino in buca su assist di Arillo. Uno-due terrificante con Fortino a 9’45”, servito da Renoldi che approfitta di uno svarione. Altra chance dai dieci metri: Turmena questa volta sigla il poker. La risposta di Maluko è larga da due passi, poi arriva anche il terzo tiro libero che il 17 mette di nuovo in fondo al sacco (2-5). Viene lanciato così il pivot ex Latina come power play: i partenopei rischiano nulla, alta solo una conclusione di Creaco. Successivamente il Polistena si procura un rigore per un intervento di Turmena, giudicato scomposto dai direttori di gara mentre ne è reclamata la regolarità dal Napoli poiché sul pallone, e lo trasforma proprio con il suo 10 per il 3-5 parziale.
Turmena vuole farsi perdonare e carica immediatamente il sinistro, sfera sul fondo. Una transizione permette ad Arillo di siglare il 3-6 dopo 48″. Maluko fallisce un goal facile sottomisura, Ganho superlativo per due volte su un’azione convulsa dei padroni di casa. Hozjan timbra il palo da ottima posizione, Martino si oppone alla staffilata volante di Robocop e Fortuna costringe il numero uno di Basile ad una gran parata. Insiste anche Juninho, dall’altra parte sull’asse tra lo sloveno ed il 9 nasce il 3-7 a 4’55”.
L’estremo difensore di Molluso è strepitoso su Renoldi, Dentini sfiora l’incrocio. Da fuori anche capitan Perugino, il salvataggio di Milucci non evita una rete che arriva nell’offensiva calabrese immediatamente conseguente con Maluko (4-7). Marcio si supera sul missile di Vinicius, non può nulla sul piede perno e la girata vincente del solito 19 per il 5-7. Turmena cerca di scuotere i suoi, a quattro giri di lancette dal termine Fortuna è quinto uomo: un’incredibile sforbiciata da metà campo di Fortino non ottiene la gioia che meriterebbe con i pali sguarniti. Ganho coglie la traversa, tuttavia regala la doppietta a Creaco con un’uscita spericolata a 3″ dalla fine. Finisce 6-7 un match intenso e spettacolare che regala agli azzurri la nona vittoria in nove incontri (due da recuperare), il +5 proprio dagli sconfitti e proietta alla sfida col Regalbuto.
Le parole del tecnico Piero Basile
“Un Napoli che ha dimostrato di essere squadra. Una partita complicata in un campo così, ma posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi per la gestione del match. Abbiamo fatto un passo importante, il campionato è lungo”.
Le parole di capitan Perugino
“Sono stati tutti fantastici, ci siamo caricati in ogni attimo della partita, siamo stati attenti, “cattivi”, per gestione mentale questa gara è stata perfetta”.