Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli ha devoluto in beneficenza circa 30mila mascherine “per la collettività” alla Croce Rossa Italiana, Comitato di Napoli. Tali dispositivi sono stati sottoposti a sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli all’esito di complesse attività investigative coordinate dalla sezione di criminalità economica e condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria dalla Guardia di Finanza di Napoli.
Le indagini hanno interessato un imprenditore partenopeo, dedito alla commercializzazione di giocattoli che, in concomitanza con l’aggravarsi dell’emergenza epidemiologica, ha destinato parte della sua attività economica al commercio di dispositivi di protezione individuale. I prodotti rinvenuti nei locali aziendali, oltre a riportare la marcatura “CE” ingannevole, erano anche accompagnati da certificazioni apparentemente rilasciate da enti riconosciuti in ambito comunitario che, a seguito degli immediati accertamenti investigativi svolti dalla polizia giudiziaria, ne hanno disconosciuto la genuinità.
Infatti, i certificati rinvenuti, riportanti riferimenti tecnici e normativi solo apparentemente corretti e il logo “CE” riprodotto in maniera ingannevole, attestavano fraudolentemente la conformità dei prodotti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle norme comunitarie e nazionali.
Le mascherine sequestrate, sottoposte ad analisi da tecnici e medici dell’ASL Napoli 1 – Centro, sono state declassificate a “prodotti per la collettività”, ai sensi dell’articolo 16 del Decreto Legge “Cura Italia” (n. 18/2020) e, pertanto, in virtù di una deroga normativa sancita dallo stesso decreto, sono risultate utilizzabili dalla collettività stessa per la riduzione del pericolo da contagio da Covid-19. A conclusione delle indagini, la Procura della Repubblica ha ritenuto di disporne la devoluzione gratuita al Comitato di Napoli della Croce Rossa Italiana.