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Castellammare, MeridBulloni: fumata nera al Mise, ecco a che punto è la vertenza

Incentivi agli operai che si trasferiscono e tutele per alcuni mesi per chi non accetta di lavorare a 900 km da Castellammare ma l’azienda non torna sui suoi passi: lo stabilimento stabiese non è previsto nel futuro della società. Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro in videoconferenza voluto dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise) che ha visto la partecipazione del Gruppo Fontana, proprietari dello stabilimento MeridBulloni di Castellammare, il sottosegretario Alessandra Todde, l’assessore regionale al Lavoro Antonio Marchiello, il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino e le organizzazioni sindacali.



Il Mise ha chiesto due settimane per effettuare tutte le opportune verifiche ed incontrarsi nuovamente con la società. “Ringrazio ancora il Governo – ha detto Cimmino – che ci ha permesso finalmente di comprendere le intenzioni della proprietà sul futuro della fabbrica e la Regione per l’impegno profuso e le interlocuzioni giornaliere. Come sindaco ho chiesto senso di responsabilità verso le maestranze, vero esempio di impegno ed efficienza e patrimonio inestimabile da non disperdere.

È questa la mission che il gruppo dovrebbe mettere in campo, anche per tranquillizzare coloro che hanno dubbi sul futuro di quell’area. Il sito produttivo va mantenuto e i lavoratori devono essere tutelati: sono questi gli obiettivi di Comune, Regione e ministero. Il nostro consiglio comunale ha già votato un ordine del giorno all’unanimità per dire no ad eventuali speculazioni edilizie. È necessario salvaguardare un sito che, se dismesso, andrebbe ulteriormente ad impoverire il tessuto produttivo del nostro territorio. Non arretreremo di un millimetro in questa battaglia a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie”.



“All’incontro con il management di Meridbulloni, tenutosi oggi al Mise, abbiamo valutato ogni soluzione possibile per continuare a mantenere a Castellammare di Stabia il sito produttivo ed evitare che 80 lavoratori e le loro famiglie siano costretti a trasferirsi a oltre 800 chilometri di distanza. Purtroppo, la volontà dell’azienda è di dismettere piccoli stabilimenti come quello stabiese e non c’è legge che lo impedisca.

Dalla proprietà abbiamo comunque ottenuto un’apertura a valutare di prorogare la data del trasferimento fissata al 1 febbraio, così da consentirci di creare le condizioni per rendere il sito attrattivo per nuovi imprenditori disposti a investire e ad assorbire le maestranze. Non consentiremo che un sito di eccellenza della Campania, che grazie ai suoi lavoratori ha contribuito a rendere un’azienda competitiva nel mondo, possa cessare dall’oggi al domani le sue attività. Il tavolo è stato aggiornato ai prossimi giorni, dove sarà possibile discutere di una nuova proposta con la proprietà”.



Lo hanno dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e la deputata M5s Teresa Manzo, al termine dell’incontro tenutosi alla presenza del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde, la proprietà di Meridbulloni e i rappresentanti dei lavoratori.



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