Il Gazzettino vesuviano | IGV

Ronaldo colpisce, Insigne fallisce il rigore, Morata la chiude: la Supercoppa va alla Juventus

Il Napoli non riesce a conquistare la Supercoppa Italiana contro la Juventus. I bianconeri alzano al cielo il trofeo grazie alla vittoria per 2-0. Decisivi due singoli episodi, il gol di Ronaldo sul fortunoso rimpallo su calcio d’angolo e l’errore dal dischetto di Insigne, che fallisce l’occasione di pareggiare la sfida a dieci minuti dalla fine.

Non è stata una bella partita, i due allenatori hanno improntato il match su ritmi lenti e compassati, cercando di non scoprirsi eccessivamente, e ne ha sicuramente risentito lo spettacolo. La Juventus ha avuto un maggiore possesso palla, ma non ha creato pericoli alla porta difesa da Ospina nel primo tempo. La chance più nitida è stata infatti per Lozano, che si è fatto parare da Szczesny un bel colpo di testa su cross di Demme. Nella ripresa la squadra di Pirlo ha cominciato a spingere maggiormente e ha trovato il vantaggio.


Il Napoli è sembrato con poco mordente nel secondo tempo e non si è lasciato ingabbiare dal giro palla avversario. Ci è voluta un’intuizione di Mertens, che ha provato a rubare la sfera in area di rigore ed è riuscito a subire fallo, ma Insigne ha malamente calciato fuori il tiro dagli undici metri. La partita è finita fondamentalmente in quel momento, a nulla è valso l’inserimento di tutti gli attaccanti disponibili da parte di Gattuso. Il 2-0 di Morata è arrivato negli ultimi secondi di recupero, utile soltanto per le statistiche.

Ora si dirà che il maestro Pirlo si è riscattato, che ha dominato il vecchio amico Gattuso, ma uno sterile possesso palla senza mai costruire una vera azione offensiva non può essere definito davvero dominio. Se non fosse stato per il rimpallo del pallone sul corpo di Bakayoko con susseguente tap-in di Ronaldo, si starebbe parlando probabilmente di una sfida prolungatasi ai tempi supplementeri, senza particolari guizzi né da una parte né dall’altra nell’arco dei novanta minuti. A questo livello, in una partita secca tra due squadre che si sono equivalse, il singolo episodio fa tutta la differenza del mondo e se entrambi i momenti culmine sorridono alla stessa squadra il destino è abbastanza segnato.


Questo ovviamente non è un alibi per la prestazione abbastanza remissiva del Napoli, che non ha offerto soluzioni alternative una volta visto che la Juventus ha applicato un’alta densità tra difesa e trequarti difensiva. Sono mancate le solite giocate illuminanti di Insigne, così come i guizzi di Zielinski che possono spezzare in due l’incontro. Lozano e Demme gli unici a dare una prova sopra le righe, ma non hanno inciso particolarmente.

Negativa la serata di Mario Rui, che è andato molto in sofferenza sulla spinta di McKennie e soprattutto Cuadrado (migliore in campo, nello stesso giorno del ritorno all’attività dopo quindici giorni di Covid).

La delusione è senz’altro elevata, perché ci può stare perdere una sfida secca, ma in questo modo fa male. Ma bisogna voltare pagina e pensare al campionato. C’è un terzo posto da mantenere e magari provare a rubare qualche punta alla coppia davanti alla classifica. Domenica il Napoli è chiamato al Bentegodi a vedersela con il Verona.

 

Salvatore Emmanuele Palumbo

 



Exit mobile version