Ritorna a Sorrento la Balenoptera physalus, nome scientifico della Balenottera comune ritrovata morta il 14 gennaio scorso, a venti metri di profondità, nel porto di Marina Piccola. Protagonista di un’operazione di recupero senza precedenti, per trasportarlo all’interno del bacino del cantiere Cantiere Nautico “Compagnia Cantieri Napoletani” dove è stata effettuata l’autopsia e le indagini del caso, i resti del cetaceo è giunto questa mattina in penisola sorrentina a bordo di un autocarro speciale: i suoi 19,77 metri di lunghezza fanno della balena di Sorrento la più grande mai avvistata nel Mediterraneo.



Dopo lunghe e complesse operazioni, con l’ausilio di gru, è stata interrata in un’area di circa cento metri quadrati, messa a disposizione da Terna, nelle vicinanze della nuova stazione elettrica in costruzione. Tra circa un anno, l’esumazione, per poi esporre lo scheletro a fini museali ed educativi in un luogo di Sorrento ancora da individuare.



“Ringrazio Terna per avere subito accolto la nostra richiesta – commenta il sindaco, Massimo Coppola – Così come esprimo la gratitudine dell’amministrazione comunale per l’impegno di Capitaneria di Porto, Dipartimento Prevenzione Servizio Veterinario dell’Asl Napoli 3 Sud, Asl Napoli 1 Centro, Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, Cetaceans strandings Emergency Response Team, Area marina protetta di Punta Campanella, Stazione zoologica Anton Dohrn, Arpac e Marevivo. Senza dimenticare il lavoro del nostro assessorato all’Ambiente, degli Uffici tecnici e di Penisolaverde che hanno seguito, 24 ore su 24, tutte le varie fasi di questa triste vicenda, coordinando il lavoro dei vari enti e di tutte le istituzioni coinvolte”.

Spiega, il primo cittadino, che “La volontà è quella di trasformare la balena, che ci piace immaginare abbia scelto Sorrento come destinazione per il suo ultimo viaggio, in un simbolo che testimoni il legame della nostra terra con il mare. L’idea è quella di esporre lo scheletro proprio a Marina Piccola, opportunamente montato su una struttura che ne preservi l’integrità e ne sottolinei il valore scientifico, nell’ambito di un progetto di musealizzazione. Ovviamente siamo aperti ad ogni eventuale progetto, che miri in ogni caso a celebrare, in chiave ambientale e didattica, la risorsa marina”.



“Terna ha deciso di prendere parte all’iniziativa del Comune di Sorrento mettendo a disposizione un’area adiacente alla stazione elettrica terminale del cavo sottomarino che collega l’isola di Capri – fanno sapere dalla società – La scelta dell’azienda conferma la proficua collaborazione con l’amministrazione comunale e la volontà di continuare ad operare in linea con la propria strategia orientata alla sostenibilità, ed in particolare in un clima di attenzione e sostegno a un territorio strategico per il sistema elettrico nazionale”.



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