Scuole aperte e nuovi problemi da affrontare e provare a risolvere. Al di là dei vari piccoli focolai che già da qualche giorno stanno costringendo scuole e sindaci a mettere in quarantena classi e a chiudere istituti scolastici, con la giornata di oggi e l’apertura anche delle scuole medie è partita ancora un’altra emergenza: gli assembramenti presso le scuole, in particolare negli orari di ingresso e uscita degli alunni dagli edifici. Troppe persone, genitori, alunni e troppe situazioni che nulla hanno a che fare con il distanziamento tanto invocato.
Dopo le molteplici segnalazioni, notizie e immagini pervenute e alle relative verifiche effettuate, che testimoniano diffuse situazioni di assembramento davanti agli istituti scolastici, l’Unità di Crisi regionale prova a correre ai ripari, per il momento con una comunicazione rivolta hai sindaci.
“Si invitano i sindaci – si legge nella nota diffusa anche sui canali social – a predisporre mirati servizi di controllo da parte delle Polizie Municipali, in particolare nelle fasi di ingresso e di uscita di alunni e studenti dagli istituti scolastici”.
Maggiori controlli a livello locale per far rispettare le norme di sicurezza. E’ quanto chiedono dalla Regione per fronteggiare il rischio contagio.
“L’Unità di Crisi – conclude la comunicazione – ricorda che occorre mantenere alta la guardia contro i contagi e che la situazione generale deve assolutamente invitare tutti al rispetto dei protocolli di sicurezza, e in generale ad osservare comportamenti prudenti e responsabili”.
Chissà se questo basterà, e chissà se la strada giusta per superare la crisi epidemica passava proprio per la riaperture delle scuole. Una cosa è certa, come hanno dichiarato i giovani scesi in strada questa mattina a Napoli per una scuola sicura: “il Diritto alla Salute e il Diritto allo Studio non devono prescindere l’un l’altro”. Scuole aperte, ma scuole sicure! Oggi però stiamo assistendo a scuole aperte e nuovi contagi peoprio nelle scuole e in qualche caso anche qualche pericoloso focolaio. Speriamo che nelle prossime settimane non si debba richiudere nuovamente tutto.