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Il ricordo della Shoah all’ombra del Vesuvio

A distanza di appena due giorni dalla giornata della memoria in cui si ricorda la strage dell’Olocausto sono numerose le iniziative e gli eventi che si sono registrati sui territori. Oltre alle scuole anche le Istituzioni locali si sono mobilitate per mantenere viva la fiamma del ricordo di milioni di ebrei vittime delle leggi razziali e degli stermini di massa.

A San Giorgio a Cremano il primo cittadino Giorgio Zinno lancia un “concorso di idee sulla Shoah”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie cittadine.


Gli autori dei migliori lavori sul tema: elaborati, progetti multimediali, poesie, scritti, disegni, video, cortometraggi, raccolte fotografiche e qualsiasi altra forma di prodotto che racconti il più terribile genocidio di tutti i tempi, entreranno a far parte della delegazione della Città di San Giorgio a Cremano che andrà in viaggio a Cracovia ed Auschwitz, nei luoghi della memoria.

Il viaggio, emergenza Covid permettendo, dovrebbe svolgersi entro l’estate 2021. Vi parteciperanno i vincitori di ogni istituto superiore della città, i cui lavori saranno giudicati da una giuria presieduta da un membro della comunità ebraica di Napoli.

Se a San Giorgio si punta sulla educazione alla riflessione dei più giovani nella vicina Portici il sindaco Enzo Cuomo fa sentire la propria vicinanza ai familiari delle vittime. Il primo cittadino ci ha tenuto ad accompagnare una cittadina porticese alla cerimonia, tenutasi presso la Prefettura di Napoli, per la consegna delle medaglie al valor civile a varie decine di uomini e donne che subirono l’odio razziale.


Tra questi pochissimi i superstiti ancora in vita, tuttavia il Prefetto Valentino ha consegnato nelle mani di figlie e nipoti il tributo d’onore. Una cerimonia commovente che Cuomo ha raccontato nei dettagli sui social, ricordando la storia del concittadino Raffaele Gallo, un ex sergente nocchiero della Regia Marina in servizio alla base navale sommergibili di Bordeaux, insignito della medaglia al valor civile in quanto prigioniero dei nazisti in una fabbrica di Bochum, in Germania.

E non mancano le numerose apposizioni di pietre di inciampo all’interno dei cortili degli edifici scolastici e dei luoghi pubblici di aggregazione coi nomi di quei concittadini che, loro malgrado, vissero una delle pagine più buie e drammatiche della storia.

Un segnale forte ma anche attuale, come monito per tenere lontano ogni forma di totalitarismo e di estremismo del pensiero. E di questi tempi male non fa visto che troppo spesso impariamo poco dalla storia la quale ha sempre tanto da insegnarci.

Danilo Roberto Cascone



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