Scrivere non è mai facile, ci sono regole e regole, ma scrivere della partita di ieri al Giraud diventa complicato, quindi basta dire la verità e usciamo dalle ambasce.
Inizia la gara e pochissimi secondi dopo l’ottimo Varela si trova davanti a Matteo Esposito e si mangia il primo goal. Di contro il Savoia comincia a far gioco cercando di impostare la gara a centrocampo, studiando i rossoverdi per poi tentare l’affondo. Invece sempre quello scalmanato del numero sette avversario, beffa la difesa e s’invola per poi passare la palla al suo compagno appostato in area ed è goal. Savoia 0 Lanusei 1.
Da casa qualche centinaio di affezionati hanno comprato la partita e si sono arrabbiati, ma c’è tempo quindi si può ancora ribaltare tutto. Batti e ribatti non si trova modo di scardinare la difesa sarda fino a pochi minuti dalla fine del primo tempo, cioè fino a quando Gennaro Esposito non beffa Logargo riportando il risultato in parità.
Ora il secondo tempo è una serie infinita di palle gol mancate, un rigore sacrosanto non dato, ma anche una serie di cambi non capiti bene, ma l’allenatore decide e la gara si avvia verso la fine, con il birichino Muhamed Varela che, per strafare, voleva dribblare anche il portiere e ha salvato il pareggio mandando su tutte le furie mister Greco.
Nella rabbia mal sopita per il pareggio, c’è una luce vivida: Vincenzo Caso Naturale che ha dato verve all’attacco, sfiorando il goal e spesso creando tante occasioni, da notare Kouadio che fa presagire molte cose interessanti.
La vetta non è stata ancora conquistata, il presidente ci crede e tutti noi ci speriamo, ma la strada si fa sempre più irta di difficoltà con tutti quei soldi spesi per prendere giocatori che farebbero invidia a parecchi, quindi viene spontaneo chiedersi come mai? Cosa non va? Si hai ragione ma mò nun ce scuraggiamme e jamme annanze.
Ernesto Limito