Nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo De Fusco, il primo cittadino di Pompei, Carmine lo Sapio, ha annunciato la decisione di chiudere tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado a fronte dell’aggravarsi della situazione epidemiologica in città e dei numerosi casi segnalati proprio tra i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria.
Ma Lo Sapio non si è limitato a parlare del nodo scuola: “Da quando il DPCM e l’ordinanza regionale che consente a ristoranti e bar di poter restare aperti, non c’è più rispetto della norma. Io vivo a Pompei e vedo che in particolare quando di sera dovrebbe esserci la chiusura con la sola possibilità dell’asporto, in particolare nel centro cittadino, ci sono assembramenti ingiustificabili ed inaccettabili. Ci sono paninoteche – ha aggiunto il sindaco – dove confluiscono anche bambini, e dove c’è una concentrazione di persone che fa veramente paura”.
In mattinata sono, infatti, stati convocati tutti i rappresentanti di tutte le categorie commerciali della città. Ad essi il sindaco Lo Sapio ha voluto sottolineare la propria preoccupazione per le incresciose e pericolose situazioni evidenziate. “Se continua così – ha dichiarato – siccome io sono l’autorità sanitaria di questo comune, farò un’ordinanza e chiuderò tutte quante le attività e lo farò anche subito. Invito, dunque, a rispettare le norme di sicurezza e distanziamento nel rispetto di tutti”.
Il sindaco ha anche annunciato di aver avvisato il vice questore, tutte le forze dell’ordine e il comandante della Polizia Municipale, ai quali ha inviato il personale ringraziamento per quanto hanno fatto e stanno facendo, per essere aggiornato in maniera dettagliata su quanto accade in città, richiedendo “massima rigidità” nei confronti di chi non rispetta le norme di sicurezza.
“Stessa rigidità – ha concluso Carmine Lo Sapio – che avremo noi come comune nel ordinare la chiusura di quanti contravvengono alle norme. Non vogliamo intimidire nessuno, vogliamo solo garantire la sicurezza e la salute di tutti. Se per farlo bisogna agire con ordinanze di chiusura, ebbene, non esiterò a firmarle”.
Gennaro Cirillo