La lotta al Coronavirus sembra non aver trovato ancora la giusta rotta, fra ritardi nelle consegne, riduzione delle dosi destinate ai paesi membri dell’Unione Europea, incertezze sull’efficacia di taluni vaccini come l’AstraZeneca consigliato per gli over 18 e under 55. E tra tante difficoltà si fa strada il timore che i vaccini attualmente autorizzati e somministrati possano non essere in grado di contrastare le varianti che si vanno scoprendo di giorno in giorno.


Ne è consapevole Albert Bourla, CEO della Pfizer che intervenendo al Forum economico mondiale di Davos, ha manifestato l’intenzione della propria azienda di voler accelerare i tempi di produzione e sviluppo del vaccino, portandoli a meno di 100 giorni per l’alta probabilità che i vaccini anti Covid, col passare del tempo possano divenire inefficaci.

Le mutazioni del Sars-CoV-2, tra le quali quella inglese che, pur presentando una carica virale apparentemente inferiore al virus originale, ha la capacità di trasmettersi con estrema velocità, preoccupano non poco gli scienziati.



Nonostante i vaccini siano stati sviluppati in tempi strettissimi, le varianti potrebbero dunque cambiare lo scenario e far ripiombare il mondo nell’incertezza.

Lo stesso colosso farmaceutico Pfizer/BionTech non ha ancora testato il suo vaccino su nessuna delle varianti attualmente circolanti, ma il 27 gennaio scorso ha pubblicato uno studio riportante i risultati di sperimentazioni su pseudovirus prodotti in laboratorio in maniera tale da presentare le stesse mutazioni delle varianti riscontrate nel Regno Unito e Sud Africa.



Allo stato attuale nulla fa pensare che i vaccini non siano efficaci contro le mutazioni del virus originario, ma i tempi stringono e occorre procedere spediti al fine di poter riconoscere malattie infettive che possano degenerare in pandemia, elaborare degli antidoti ed ottenerne l’autorizzazione in meno di 100 giorni.

Incrementare gli sforzi oggi nel ridurre i tempi di intervento potrebbe garantire una più rapida risposta un domani ed impedire ad altri virus in futuro di proliferare e causare una così alta percentuale di vittime come sta accadendo per l’attuale pandemia.


Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedentePalma Campania: lotta all’inquinamento ambientale
SuccessivoPomigliano d’Arco: calo dei contagi riaprono le biblioteche
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.