Italia in “giallo libera tutti”. Da oggi la stragrande maggioranza delle regioni italiane passa in zona gialla e si teme possa essere un via libera tutti.

L’alternarsi di colori, zone e fasce più o meno circoscritte di questi ultimi mesi ha messo a dura prova gli italiani, spesso esasperati dalle incertezze e dalle restrizioni.

Questa nuova fase che vede il ritorno in zona gialla di quasi tutta la penisola, se da un lato rappresenta una boccata d’aria per commercianti, ristoratori e molte altre categorie ormai allo strenuo, dall’altro crea seri dubbi sulle possibili conseguenze negative.


Si dice preoccupato Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia, dato che “le regioni in giallo, come si è già visto, non offrono nessuna barriera alla trasmissione”.

Da oggi, dunque, maggiore libertà negli spostamenti, nelle frequentazioni e minori costrizioni per moltissimi italiani, pur con tutte le raccomandazioni per il contenimento della diffusione del contagio, ma secondo Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della salute Roberto Speranza, sarà un problema.

“La gente si prende giustamente tutti gli spazi che vengono concessi. Se si può andare nei centri commerciali, la gente ci va. Gli operatori economici dovrebbero pretendere il tracciamento dal governo e dalle regioni. I paesi che hanno fatto questo, non si fanno più sfuggire il virus”.


Anche il ministro Roberto Speranza avverte “Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”.

Le conseguenze di questa agognata nuova libertà si potranno constatare tra qualche settimana, sperando che la coscienza civica possa prevalere sul senso di libertà che a volte si confonde con irresponsabilità.

Bianca Di Massa



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