Notizie incoraggianti giungono dai dati rilevati dall’Università di Oxford sul vaccino sviluppato in collaborazione con AstraZeneca e per il quale continuano le sperimentazioni nel Regno Unito.
Secondo quanto riportato su Preprints with the Lancelet, dalle informazioni raccolte, la possibilità di trasmettere il virus si ridurrebbe al 67% dopo la prima somministrazione, mentre l’efficacia stessa della prima dose si aggirerebbe intorno al 76% dal 22esimo al 90esimo giorno dall’inoculazione. Infine, dato ancor più importante, maggiore sarebbe l’intervallo di tempo intercorso fra le due somministrazioni, maggiore l’efficacia che raggiungerebbe l’82,4%.
Al momento i dati di queste analisi esplorative sono ancora al vaglio degli esperti e andranno confermate, ma come dichiarato da Andrew Pollard, capo investigatore dell’Oxford Vaccine Trial e coautore dello studio: “Questi nuovi risultati forniscono un’importante verifica dei dati provvisori che sono stati utilizzati da più di 25 Enti regolatori in tutto il mondo, tra cui l’EMA, per concedere l’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino”. Non solo. Essi costituirebbero un’informazione preziosa al fine di stilare un più adeguato calendario vaccinale.