Con una nota diffusa pochi minuti fa l’Unità di Crisi della Regione Campania, riunita per esaminare l’evoluzione dei contagi in relazione al mondo della scuola, ha valutato il costante e crescente aumento dei casi registrati in tutte le fasce d’età. La riunione si è svolta oggi pomeriggio dopo un altro tavolo con i direttori generali delle Asl che gli hanno prospettato i dati dei contagi nelle scuole.
Per questo motivo la stessa Unità di Crisi “invierà a tutti i Prefetti e ai Sindaci il grave quadro epidemiologico regionale registrato, in termini generali, nonché in ambito scolastico, affinché si valuti per ogni singola realtà locale il necessario passaggio alla didattica a distanza fino alla fine del mese di febbraio“.
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, quindi, ritiene che la didattica in presenza vada sospesa in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, visto l’incremento dei contagi. Evidentemente preoccupato dai dati della crescita del contagio scolastico, De Luca ha chiaramente indicato di voler chiudere di nuovo tutta la didattica in presenza. Per ora, però, non ci sarà una nuova ordinanza da parte della Regione, frenata in tal senso dalla decisione del Tar che, il 25 gennaio scorso, ha imposto la ripresa delle lezioni in presenza.
Quindi la palla passa a Comuni e prefetture che dovranno esaminare l’opportunità di tornare alla Dad nel territorio di competenza, del resto già sono numerosi i Comuni che hanno chiuso le scuole.
Intanto, si annuncia dall’Unità regionale, partirà a breve la campagna di vaccinazione, programmata con il siero di AstraZeneca, riservata al personale scolastico, come da protocollo attuale, per docenti e non docenti di età inferiore ai 55 anni, e progressivamente fino alla copertura totale, anche oltre i 55 anni.