Il Napoli esce sconfitto dal Gewiss Stadium per 3-1 ed è fuori dalla Coppa Italia: in finale ci va l’Atalanta. Un primo tempo completamente gettato al vento e un buon secondo tempo, ma entrambe le frazioni hanno messo in mostra i soliti buchi difensivi.

Sul gran gol dell’1-0 da fuori area di Zapata, è stata l’incomprensione tra Hysaj e Maksimovic a permettere il tiro al colombiano, mentre il raddoppio di Pessina è stato propiziato dall’assist dello stesso Zapata con Rrahmani e Maksimovic che perdono il trequartista atalantino. La prima frazione, oltre ai disastri sulle reti, ha messo in mostra un gioco inesistente, caratterizzato dal solito fraseggio lento e inutile, che non permette di creare trame di gioco degne di questo nome.

Nella ripresa è cominciata invece un’altra partita. Una partita nella quale il Napoli ha giocato a spron battuto, muovendo la palla con velocità e pericolosità per gli avversari. Decisiva la mossa di Gattuso di inserire Politano al posto di Elmas e schierarsi con 4-2-3-1, che è il modulo migliore per sfruttare Osimhen e trovarsi in più in superiorità numerica sulle fasce. L’accorciamento delle distanze a opera di Lozano ha fatto illudere nella possibilità di poter acciuffare il pareggio che avrebbe permesso agli azzurri di accedere alla finale. Ma la parata di Gollini su Osimhen e l’ennesima dormita difensiva sulla penetrazione di Pessina a un quarto d’ora dalla fine hanno fatto rimettere i piedi per terra e condannato il Napoli alla sconfitta.


Tocca ribadire la serata nera della difesa. Maksimovic continua il suo periodo orribile con un’altra gara assolutamente insufficiente. Insieme a lui negativi anche Rrahmani e Hysaj (sostituito addirittura prima dell’intervallo). Soltanto Di Lorenzo si salva parzialmente: buone chiusura, ottimo lo spunto sul gol di Lozano, ma subisce il tunnel che dà a Pessina la facoltà di chiudere il match.

Malissimo Bakayoko: inconsistente in interdizione, deleterio palla al piede. Non è proponibile giocare con un calciatore che commette errori su ogni pallone, soprattutto se è utilizzato come vertice basso del centrocampo.

Se omettiamo il primo tempo, nel quale non si è distinto nessuno, è da promuovere la serata di Lozano, che ha messo spesso in apprensione la difesa atalantino e che è stato caparbio in occasione del gol. Positiva la ripresa anche di Osimhen, che fa a sportellate con Palomino e riesce ad attaccare la profondità e far pur salire i compagni.

Bene Demme. Il suo ingresso al posto di Bakayoko cambia il volto della squadra.


Il tedesco prezioso sia in difesa, sia in costruzione, sia in attacco (sua l’assistenza a Osimhen sul 2-2 sfiorato). Non è più pensabile un Napoli senza Demme in campo, giocatore di qualità e quantità.

Continua a disputare ottime partite Ospina. Stasera, come all’andata, il portiere colombiano ha salvato spesso i partenopei e ha messo una pezza sugli svarioni dei suoi compagni di difesa. Davvero un portiere di alto livello.

Ora è da archiviare la delusione per l’eliminazione e prepararsi per l’importante sfida di campionato. Bisogna ripartire da quanto visto nel secondo tempo. Sabato il Napoli avrà di fronte al Juventus in uno scontro diretto per le prime quattro posizioni.

 

Salvatore Emmanuele Palumbo



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