Nel recupero della tredicesima giornata del girone H di Serie D i costieri impattano a reti inviolate al ‘Fanuzzi’ contro il Brindisi e ottengono il sesto pareggio in campionato (il quarto lontano dalle mura amiche). La prima frazione di gara parte si mantiene ritmi blandi e con poche occasioni da rete da parte di entrambe le compagini. La prima conclusione arriva al 12’, con un calcio piazzato di Calemme che non dà noie al portiere Scarano. Alla mezzora Cunzi impegna Lacirignola con un tiro rasoterra indirizzato sul secondo paolo. Nel finale di frazione gli ospiti si rendono nuovamente pericolosi con Cunzi che ci prova da fuori area ma la sua conclusione termina lata sopra la traversa.
Il primo tempo termina zero a zero. La ripresa si apre coi biancazzurri locali che avanzano il baricentro e tentano di prendere in mano le redini del gioco. Al 64′ si vede finalmente la prima conclusione degna di nota da parte dei padroni di casa. A scoccarla è Bottari, che da limite dell’area di rigore sfiora il palo. Al 81′ Iaia, servito da Forbes, calcia di prima intenzione dal vertice dell’area di rigore, ma il tiro si spegne debolmente fra le braccia di Scarano. La gara termina a reti inviolate con un timido pareggio ottenuto in terra pugliese per i costieri che rimangono all’ottavo posto in graduatoria a quota 24 punti. Il tour de force (iniziato la settimana scorsa a Picerno) di giocare tre gare in una settimana si sta facendo sentire sulle gambe dei ragazzi di mister Fusco.
L’unico dato rilevante da tener conto in questa trasferta pugliese è l’aver lasciato la porta inviolata. Per i costieri è già tempo di pensare al prossimo match esterno sempre in terra pugliese in programma domenica 21 alle ore 14,30 allo stadio ‘Giovanni Paolo II’ contro il Nardò di mister Danucci nella prima giornata di ritorno, un test importante per i rossoneri che proveranno a sorpassare gli avversari (avanti in graduatoria di un punto) e dovranno osare di più sotto porta per portare a casa l’intera posta in palio e bissare il successo ottenuto nella gara d’andata.
Adriano Napoli
