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Fiducia Draghi, La Mura: “Ho votato no ad uno Stato-azienda”. Espulsa dal M5s

La senatrice pompeiana eletta tra le fila del Movimento 5stelle ha scelto di votare “No” alla fiducia al nuovo governo voluto dai vertici del Movimento. Un governo che nasce con quaranta voti in meno, quaranta no rispetto al computo totale dei partiti cha appoggiano il nuovo esecutivo.

“Ho votato no alla fiducia a questo governo, riservandomi di valutare le azioni che intraprenderà quando saranno presentate al Parlamento”, così la senatrice Virginia La Mura, capogruppo M5S in commissione Territorio, Ambiente e Beni ambientali.


“Dalle linee programmatiche comunicate ieri mattina dal presidente Draghi, emerge a mio parere – continua La Mura – un orientamento che vede lo Stato e i settori che lo compongono secondo un’ottica aziendalistica che bada al profitto e non al benessere di chi vi è coinvolto. Il presidente Draghi ha parlato di capitale umano e mai di persone se non in riferimento a età lavorativa, redditi di persone fisiche o dotazioni di personale.

Un’ottica da cui dobbiamo allontanarci, anche e sopratutto in campo ambientale dove transizione ecologica non può far riferimento solo a mercati e settori energetici. Abbiamo invece bisogno di un’economia ecologica che si metta al servizio della tutela degli equilibri della natura, abbracciando nel contempo gli equilibri sociali e i diritti delle persone.

Infine, non penso che un governo di tutti possa essere un governo a nome degli italiani. Vedo invece un governo in cui il consenso di tutti delega le decisioni a pochi”.


Quindici i pentastellati contrati: Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Silvana Giannuzzi, Bianca Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Vilma Moronese.

Il capo politico grllino, Vito Crimi, ha annunciato l’espulsione di 15 senatori che hanno votato no alla fiducia, avviando parallelamente un’indagine sulle motivazioni dei sei parlamentari assenti. “Si collocano nei fatti, all’opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato”.

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