Un’ennesima scossa di terremoto di magnitudo 1,5 della scala Richter ha interessato la zona flegrea, svegliando nella nottata intorno alle ore 00.41 la popolazione di Pozzuoli.
Come ormai si ripete da tempo, il residenti hanno avvertito prima un boato e poi il sisma.
L’epicentro è stato localizzato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano ad Arco Felice a una profondità di 1 chilometro e ottocento metri, ma il movimento tellurico è stato avvertito anche nella zona di Pozzuoli alta, Via Capuana, zona Solfatara e Pisciarelli, sino a Napoli.
Sono state 144 le scosse registrate sino ad oggi dall’inizio dell’anno, di cui 56 solo nel mese di febbraio a dimostrazione dell’intensa attività tellurica del sottosuolo campano. I Campi Flegrei, infatti, costituiscono una vasta area posizionata nel Golfo di Pozzuoli, ad Est di Napoli, considerata dai vulcanologi una grande caldera in stato di quiescienza.
Il territorio flegreo è caratterizzato dal fenomeno del bradisismo, il sollevamento del suolo determinato dall’aumento della temperatura e della pressione sotterranea. Il terreno si solleva secondo una geometria a “cupola”; di cui Pozzuoli costituisce l’apice.