Non serve a nulla il successo maturato questa sera al Maradona. Il Napoli si impone 2-1 sul Granada, ma è fuori dall’Europa League ai sedicesimi di finale. Fatale è stato non riuscire a segnare nemmeno una rete in terra spagnola: lo 0-2 dell’andata ha condannato a un tentativo di rimonta che non è riuscita.


Gattuso stupisce tutti, schierando la squadra con un insolito 3-4-2-1, che sembra però dare subito i suoi frutti grazie all’iniziativa perianale di Zielinski. L’1-0 riaccende le speranze, ma il Napoli anziché affondare di nuovo il colpo a un Granada, apparso completamente nel pallone dopo il gol subito a freddo, decide di gestire la palla con il solito giro lento e poco proficuo e gli andalusi col passare dei minuti riprendono coraggio e piazzano la rete del pareggio. Da quel momento agli azzurri sarebbe servito un 4-1, ma la reazione tarda ad arrivare: soltanto nel secondo tempo, con il cambio di modulo, si rivedono veri pericoli verso la porta avversaria. Fabian trova la marcatura del nuovo vantaggio. A nulla porta il forcing degli ultimi venti minuti, il 2-1 dice Napoli fuori.

Il peccato di Gattuso è stato quello di non aver spinto i suoi all’arrembaggio già dai primi minuti, subito dopo il gol di Zielinski. In quel frangente sembrava che il Napoli potesse seriamente fare ancora male al Granada, e il 2-0 si sarebbe tradotto con tempi supplementari e qualificazione completamente in bilico. Invece ci si è intestarditi con la sistematica ripartenza dal basso, con la quale il Napoli va sistematicamente in difficoltà, soprattutto con avversari dediti al pressing. Gli spagnoli sono riusciti a prendere le misure e alzare il proprio baricentro, annientando l’inerzia a favore dei partenopei.


Come dicevamo, galeotta fu l’andata. È risaputo che mettere a referto almeno una rete in trasferta è di fondamentale importanza nel doppio confronto ad eliminazione diretta. Il Granda è riuscito nell’intento, il Napoli no. Già prima del fischio iniziale si era chiamati all’impresa, ma l’impresa non c’è stata.

Si conclude quindi l’avventura europea del Napoli per la stagione 2020/2021. Con la sconfitta in Supercoppa, l’eliminazione in Coppa Italia e l’arrancante cammino in Serie A, le possibilità di trofei si sono ufficialmente arenate. A Gattuso non resta che inseguire la qualificazione in Champions attraverso il campionato. I punti dal quarto posto sono soltanto quattro, dunque tutto è ancora aperto. E c’è da dire che la prestazione di stasera non è da condannare prendendola come prova isolata, avulsa dal contesto andata-ritorno. Ora il Napoli ha davanti sedici partite per tentare di rientrare nell’Europa che conta il prossimo anno, fondamentale per le casse della società e per salvare parzialmente questa disastrosa stagione.

Salvatore Emmanuele Palumbo



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano