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Nocerina–Savoia: non era un derby, ma “il derby”

Dura da 2 millenni questa acredine sportiva tra Nuceria Alfaterna e Pompei Oplontys e da anni lo si gioca al Giraud o al San Francesco senza gladiatori ma con combattenti consapevoli dell’importanza di questa gara.

I bianchi contro i rossoneri è l’ideale per una partita di calcio, ma ieri a questo appuntamento è mancato l’attore principale: il goal. E’ finita zero a zero con tanti rimpianti alla fine, i due mister hanno cercato la vittoria ai punti, ma i punti sono stati divisi uno ciascuno.


In definitiva un bel Savoia, ma con le punte spuntate. Pochi palloni per gli attaccanti Savoiardi e quei pochi non hanno centrato la rete.

Dal canto nucerino, si contano due legni ed un ottimo Matteo Esposito, degno erede della tradizione stabiese che annovera sempre ottimi portieri. Il Savoia ha tenuto il bandolo del gioco e può certamente recriminare su qualche rigore non concesso, ma la cosa più bella è stato il tiro di Angelo Scalzone, neutralizzato dal portiere molosso.


Ora tutto come prima, qualche cambiamento comincia ad intravedersi, il lavoro di Chianese sta uscendo fuori, ma bisogna segnare per vincere. La classifica non incoraggia i sogni e, purtroppo, è basata sui numeri e questi non ci aiutano a volare. Però anche i numeri possono cambiare, basterebbe aprire il gioco sulle fasce, fare qualche cambiamento nel centrocampo e far arrivare più palloni al centro, ora ricco di un altro bel nome che fa Letizia e unitamente ai De Petris, Scalzone, Caso Naturale, Sorrentino e Giovanni…

Beh forse se putesse sunnà… Per favore fa il bravo, ora stiamo un po’ giù, ma il calcio è bello anche per questo, quindi non esasperiamo e andiamo avanti.

Ernesto Limito

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