Si prevede possa arrivare presto sul mercato il test rapido, capace in appena 10 minuti di fornire un risultato attendibile al 90% e comunicato sul proprio smartphone.
Lo hanno reso noto i ricercatori francesi che hanno provveduto già testarlo su circa 300 campioni.
Il CorDial-1, questo il nome del prototipo rivoluzionario, nato dalla collaborazione dei ricercatori dell’Università di Lille, degli scienziati dell’Università di Marsiglia e del centro nazionale per la ricerca scientifica. Non è più grande di una chiavetta USB, ma secondo i creatori sarebbe in grado di dare risposte tre volte più veloci di un test antigenico a flusso laterale e quasi equiparabile ai test PCR più lenti, ma più affidabili.
“Sono fiducioso che sarà utilizzabile ovunque”, ha detto Christophe Demaille, capo ricercatore in elettrochimica molecolare dell’Università di Parigi, non coinvolto nel progetto CorDial-1.
La comodità di questo tipo di test sta anche nel fatto che può essere effettuato fuori dal laboratori e quindi rispetto alla verifica dei test PRC i tempi vengono velocizzati notevolmente.
Il CorDial-1 si collega a uno smartphone, dove viene visualizzata un segnale su di un grafico. Il test utilizza dei frammenti di anticorpi denominati “nanobodies”. A seconda dell’altezza del segnale si saprà se la persona è positiva al Covid o meno.
Dopo i primi risultati incoraggianti, si passa alla seconda fase, la sperimentazione su 1000 persone nei prossimi tre mesi.