L’annuncio avvenuto il 24 febbraio, porterebbe a tre i vaccini impiegati negli Stati Uniti per la prevenzione del Sars-CoV-2.

L’agenzia americana per la regolamentazione dei farmaci ha deciso di raccomandare l’approvazione del vaccino dopo aver sottoposto ad analisi il siero e constatato che la sua efficacia si attesta intorno al 72% negli Stati Uniti e del 64% nei paesi sudafricani. Un percentuale relativamente buona, secondo il virologo Roberto Burioni, che in un suo post su twitter ha scritto “Usciti documenti FDA del vaccino Johnson & Johnson a singola dose, efficacia complessiva buona, 66% (ma decisamente inferiore a vaccini a mRNA), ottima prevenzione infezioni gravi (meno negli anziani), dati di sicurezza confortanti”.


Il vaccino Johnson, per il quale secondo l’analisi della FDA “non sono risultati effetti avversi o problemi nei diversi sottogruppi esaminati, divisi per età, etnia, o precedenti infezioni da  SARS-CoV-2”, potrebbe quindi essere autorizzato definitivamente già da questa settimana e rappresentare un ulteriore valido aiuto nella lotta al Covid-19, perlomeno negli Stati Uniti, prima di approdare, si spera presto anche sul mercato europeo. Per l’Europa, l’Ema potrebbe, infatti, dare il suo benestare già verso la metà o la fine del mese di marzo.


“In tutta Europa, c’è un urgente bisogno di ulteriori vaccini contro il Covid-19, e la presentazione della domanda di oggi è un significativo passo avanti nel garantire all’Unione Europea un’altra opzione per contribuire a ridurre l’impatto della pandemia in Europa e nel mondo”, aveva dichiarato all’indomani della richiesta di immissione al commercio del vaccino messo a punto dalla controllata Janssen all’ Ema, Paul Stoffels, Vice Presidente del Comitato esecutivo e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson.

La casa farmaceutica si è già impegnata a consegnare 20 milioni di vaccini agli Stati Uniti, stringendo rapporti di collaborazione con la Sanofi che, come accaduto già con la Pfizer-BionTech, offrirà i suoi impianti per aiutare e velocizzare la produzione del vaccino.

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