A Castellammare numeri veramente preoccupanti. Nelle ultime settimane il contagio segna picchi, senza dubbi, da “zona rossa” nonostante le decisioni, le ordinanze restrittive e molto dure del primo cittadino stabiese.

I numeri in effetti sono stati in lieve calo ieri con 53 cittadini di Castellammare di Stabia risultati positivi al coronavirus, su 205 tamponi. Il giorno precedente erano stati annunciati 151 contagiati. Tra i nuovi contagiati anche tre bambini tra i 4, 6 ed 8 anni e tre persone 81, 82 ed 85 anni. Sono 26, invece, i guariti tra cui tre ragazzi di 14, 15 e 16 anni.


Una situazione veramente allarmante e che conferma nei fatti una condizione da zona rossa: nell’ultima settimana, l’incidenza dei nuovi positivi su 100mila residenti è di 930,72 a fronte alla media regionale di 227,81. I dati regionali che fanno riferimento alla settimana dal 22 al 28 febbraio presentano anche un tasso di positività del 20,53% per una città in piena terza ondata. E questa volta ad essere colpiti ci sono anche moltissimi giovani e giovanissimi.

Intanto oltre a rischiare una zona rossa localizzata a Castellammare di Stabia, è l’intera regione che domani potrebbe riscivolare nella zona a massima restrizione. Il sindaco Cimmino inizialmente aveva provato a rivolgere appelli alla cittadinanza alla responsabilità al fine di restare compatti nella lotta al virus. Città e scuole ancora aperte a inizio mese di febbraio e appelli del sindaco caduti nel vuoto. Poi le prime restrizioni a metà febbraio con la chiusura delle scuole e della villa comunale.


In quella occasione Cimmino fu molto duro con i propri concittadini: “Per l’irresponsabilità degli adulti a pagare sono i bambini e gli anziani in rianimazione… I numeri parlano chiaro e sono vergognose ed inaccettabili le immagini delle persone riversate in strada nell’ultimo weekend, della folla accanto ai bar e ai ristoranti, dei ragazzi che fanno i banchetti sul monumento ai caduti… se ognuno pensa al proprio orticello, la squadra non funziona e il sistema va a farsi benedire“.

Poi arrivò anche l’imposizione del coprifuoco alle 20 e la chiusura anticipata dei negozi alle 18.


Ma nonostante tutto la percentuale di nuovi contagiati a Castellammare supera il 20% da diversi giorni, il doppio della percentuale regionale e quattro volte quella nazionale. A tal proposito nelle ore scorse il primo cittadino stabiese aveva anche dichiarato: “Oggi non servono più gli annunci, occorrono certezze. In tal senso ho piena fiducia in Draghi. Un lockdown nazionale sicuramente ci aiuterebbe a acquistare un importante vantaggio sul virus, in attesa che le vaccinazioni vadano a pieno regime”.

Oggi poi Cimmino si è così espresso: “Bisogna far capire ai cittadini che il virus, anche per colpa di queste varianti, si sta muovendo in maniera ancora più veloce. Bisogna rispettare soprattutto il distanziamento. Questa la principale causa per la quale nella mia città si è mosso cos velocemente.

La difficoltà che abbiamo noi sindaci è data principalmente dai controlli mirati a far rispettare le ordinanze in vigore. Con i soli uomini della Polizia Municipale e delle altre forze dell’ordine che stanno facendo uno sforzo comunque straordinario si riesce a monitorare il territorio, ma non in maniera capillare. Sicuramente prenderemo nuovi provvedimenti restrittivi che sto concordando con i sindaci dei comuni limitrofi. Bisogna intervenire in maniera decisa investendo il più ampio territorio possibile“.

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