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Castellammare di Stabia in Zona Rossa rafforzata. Cimmino: “Adesso abbiamo bisogno di resettare”

Sono arrivati quasi 1300 commenti ed oltre 370 condivisioni in poco più di 15 ore da quando è stata pubblicata l’ordinanza che fa di fatto della città di Castellammare di Stabia una Zona Rossa rafforzata.

Neppure nel periodo delle emergenze meteo e chiusure delle scuole si erano registrati questi numeri. Il sindaco Cimmino sui suoi social ha affermato: “Sono qui oggi per parlare brevemente con la fetta di persone, ragazzi, cittadini stabiesi, che mi hanno chiesto con educazione e rispetto di intervenire sulla questione. Agli altri che credono che sui social possano offendere ed insultare, consiglio di tornare a scuola e consiglio ai genitori di tenere d’occhio i cellulari dei propri figli”.


“Veniamo al dunque – continua Cimmino – come ho già spiegato ai giornalisti che in questi giorni si sono interessati al caso Castellammare ed ai provvedimenti che stiamo mettendo in campo, un sindaco non firma mai un’ordinanza a cuor leggero. Lo fa a malincuore come un buon padre di famiglia che deve proteggere i propri figli, in questo caso i propri cittadini. Inutile stare qui a riepilogare i dati che sono sotto gli occhi di tutti con centinaia di contagi al giorno. Mi limito a citarne uno, ovvero l’incremento esponenziale di contagiati dal 15 al 28 febbraio di cittadini della fascia d’età interessata dall’ordinanza che ho firmato ieri: la percentuale di incidenza dei positivi sui tamponi effettuati è pari al 23.56% nella fascia di età tra i 14 e i 24 anni, a fronte del 18.5% in tutte le restanti fasce di età messe insieme”.

“Comportamenti scorretti, voglia di tornare alla normalità, mancanza di un piano vaccinale adeguato ed arrivo delle nuove varianti – conclude il sindaco Stabiese – ci hanno portato a questo stato di cose. Adesso abbiamo bisogno di resettare, per il vostro bene e quello dei vostri cari e dei vostri nonni. Sono pochi giorni di sacrifici, siate responsabili, dimostrate di essere dei veri cittadini stabiesi. Abbassiamo i numeri e poi riprendiamoci la nostra vita”.



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