Si è svolto stamattina un evento che è parte integrante del progetto “Incontri con gli autori” avviato dal dirigente scolastico Benito Capossela, nel corso del quale ragazzi e insegnanti hanno avuto la possibilità di discutere del libro “Rifiuti Zero” di Rossano Ercolini.

L’appuntamento, iniziato alle ore 9, è stato seguito tramite diretta sul canale Youtube dell’istituto.

Insieme ad Ercolini e al preside Capossela, un altro ospite di rilievo, il dott. Franco Matrone, Responsabile Regionale dei Rifiuti zero in Campania.


Benito Capossela

Prima dell’incontro vero e proprio è stato mandato in onda un breve video con l’accademico americano Paul Connett, invitato anni prima dall’Istituto. I preside Capossela ha affermato: “Abbiamo avuto il piacere di ospitare, alcuni anni fa, Connett, approcciando alla sua teoria di eliminazione dei rifiuti attraverso delle regole semplici, alcune della quali, come la riduzione della plastica, è stata messa in atto anche nella nostra scuola”.

Paul Connett

“L’elemento più tossico è la mancanza di integrità. La mancanza di integrità nelle scienze e nella politica”, queste alcune delle parole di Paul Connett durante l’intervista fatta dai giovani liceali.

Capossela poi, dopo aver anche ringraziato tutti gli insegnanti e i ragazzi che si sono impegnati in questo progetto, ha dato la parola al dott. Franco Matrone.

“I meriti sono essenzialmente del nostro Presidente europeo, Ercolini, ma quello che mi preme, anche con un po’ di emozione, è di ringraziare il vostro Istituto, il vostro dirigente e i vostri insegnanti, prima genitori e cittadini e poi operatori del sapere e della scuola. Hanno avuto la sensibilità – ha aggiunto Matrone – di cogliere un momento particolare, ante litteram, questo del 2015, in cui nessuno parlava di sostenibilità ambientale, di transizione ecologica, che oggi è il tema centrale.

Franco Matrone

Sarete voi cari ragazzi, cari giovani che ci avete accompagnato in questi anni a cominciare dall’esperienza lungo il Fiume Sarno, per ritornare forti ad un ambiente così come i nostri nonni ce lo avevano lasciato”. Queste le parole di Franco Matrone, che ha poi aggiunto: “Questa passione non vi abbandonerà, soprattutto grazie alla scuola. Da oggi bisogna fare il massimo, questo è lo sforzo che tutte le Associazioni Ambientaliste del mondo cercano di fare, e che ricadrà su di voi, voi che dovrete essere quella longa manus per rendere questo ambiente meno ostico per l’umanità e più compatibile con quella che dovrà essere la scelta del futuro”.


Dopo una breve presentazione Power Point in onore di Rossano Ercolini, creata da alcuni ragazzi di classe terza, è intervenuto lo stesso Presidente: “Intanto grazie mille per il lavoro.

Rossano Ercolini

Conosco tutto il vostro istituto nelle sue componenti, sia i colleghi, sia insegnanti, ma soprattutto voi ragazzi che ho avuto l’onore di frequentare e capire l’importanza della battaglia che state conducendo attorno alla rigenerazione del fiume Sarno”, per poi spronare i ragazzi aggiungendo: “Non possiamo continuare così, non esiste un piano C, se continuiamo nell’inerzia, nel ‘business as usual’, nella tendenza di adesso, abbiamo direttamente l’accesso allo stato di «non vita», no way, non ci sarà futuro. Tutto significa ‘mangiarsi’, in modo consapevole, il nostro diritto al futuro. Occorrono stanziamenti, occorrono risorse umane, occorrono conoscenze tecnologiche e scientifiche, ma soprattutto la consapevolezza culturale. Io questa strada la chiamo Rivoluzione Ecologica, e, per quanto semplice non sarà, è più vicina di quanto sembra”.


Successivamente la parola è passata ai ragazzi, i quali hanno esposto, in breve, i Dieci Passi del libro Rifiuti Zero, il manifesto di una rivoluzione silenziosa che riguarda tutti, poiché parte da un problema comune. Lo scopo è quello di mostrare attraverso dieci passaggi, che chiunque ha la facoltà e il dovere di aiutare a risolvere questa crisi, solo apparentemente irreversibile.

A seguire, alcune delle domande poste dai giovani:

Ritenete che Rifiuti Zero sia un obiettivo realmente raggiungibile?

“Sì, è realizzabile, ma non da domani, bensì da ‘ieri’ è necessario cominciare un approccio virtuoso con questo obiettivo, sarà un viaggio e noi arriveremo alla meta. […] Quindi sì, è realizzabile, e noi attivisti internazionali di Zero Waste ci lavoreremo per arrivare quanto più vicino possibile, prendendo come esempio la natura stessa, con le sue foglie morte, che digerite dal terreno, restituiscono sali minerali alle radici […] ”

Quando inizieremo a sfruttare i rifiuti come risorse energetiche senza l’emissione di sostanze nocive nell’ambiente?

“Beh, attenzione, le energie da rifiuti ci dicono che è da sfruttare promovendo la termovalorizzazione, che non esiste sul piano normativo. L’Europa e l’Italia, nelle rispettive normative, parlano di incenerimento con recupero di energia. Ecco quando si sente parlare di estrazione di energia dai rifiuti, vuol dire che i rifiuti sono ‘ben voluti’. La Danimarca, la Green Danimarca, brucia il 60% dei rifiuti, essa produce ben 800 kilogrammi di rifiuti pro capite ogni anno, quindi l’incenerimento dei rifiuti incentiva l’aumento di produzione dei rifiuti difficilmente riciclabili. […] Maggiore è il potere calorifico dei rifiuti prodotti, maggiore è il flusso di energia che si può ricavare. […] Noi siamo disponibili a sostenere il recupero di energia dalla frazione organica attraverso i sistemi di digestione anaerobica. Quindi sì, si può realizzare l’estrazione di energia, ma solo attraverso un processo di digestione anaerobica”.


Da molti anni è ormai interessato alla tematica affrontata nel suo libro, saprebbe dirci se c’è stata qualche esperienza in particolare che l’ha spinta ad informarsi in modo così approfondito su questo argomento?

“Io sono partito in particolar modo nel 1995, quando volevano realizzare l’inceneritore a Capannori, ma, in realtà, mi ero già occupato di questa tematica nel 1976, anno in cui volevano realizzare una discarica nella mia frazione di paese e non potevo non esserne coinvolto e devo anche dire che il modo i cui mi coinvolsero fu veramente accattivante. All’epoca ero solo uno studente, i signori del bar dove andavo nel tempo libero mi dissero testuali parole: «Rossano, siccome te parli bene, vieni stasera all’assemblea, abbiamo invitato il sindaco e vogliamo parlare della discarica». Io rimasi colpito dal complimento ricevuto da un anziano e accettai l’invito. Fu proprio da lì che scoprii l’importanza di questa tematica. Fino ad allora io mi occupavo solo del diritto allo studio e del diritto al lavoro, ma il mio accesso all’impegno civico e sociale era stato spinto proprio come garanzia di questi due diritti fondamentali […]”

Quali sono gli obiettivi che l’associazione Zero Waste Europe presiede?

“Tra gli obiettivi di Zero Waste Europe vi è la promozione del cambiamento infrastrutturale della gestione dei rifiuti, richiedendo l’implementazione della prevenzioni dei rifiuti a livello locale, l’adozione da parte dei comuni della differenziazione dei rifiuti in modo che il relativo flusso sia separato alla fonte e la progressiva riduzione dei rifiuti residuali. Inoltre, l’obiettivo principale è quello di incentivare i cittadini portando a una sostanziale riduzione della generazione dei rifiuti […] Zero Waste è sempre più importante soprattutto nel momento del Recovery Found, stiamo cercando di influenzare nel modo più passivo possibile i paesi europei perché questo trend di 700 miliardi di euro europei andranno al fondo della convenzione ecologica […]”.

Chiara Capriglione



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