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Annata storta per il Savoia. Via anche Chianese dopo il pari ad Afragola

E Mauro Chianese segue Salvatore Aronica, mentre la squadra, costruita per maramaldeggiare, si fa rimontare di due goal ad Afragola. Potrebbe essere questo il commento iniziale, senza voler stigmatizzare l’aggressione al pullmann a Cardito, con il seguito che non ha nulla a che vedere con lo sport, ma sono chiacchiere quasi inutili.

Di questi tempi chiusi in casa avevamo bisogno di tutto men che di assalti alla squadra avversaria, ma può capitare quando si affronta il Savoia.


Ora si ricomincia da un nuovo allenatore, saltano i concetti dei primi due e si ritorna a giocare con schemi diversi. Ma il calcio è una scienza esatta, vince solo chi butta la palla in rete e fa un goal in più degli avversari e proprio questo è il busillis… segnare.

Con fior fiori di attaccanti che hanno dato sempre soddisfazioni, ci vuole chi sa metterli in condizioni di segnare e questo può accadere soltanto se si dispone di un gioco che armonicamente sappia farlo. Quanti pareggi e quante azioni che avrebbero potuto avere miglior sorte.

In questo grigiore c’è la solita luce in fondo al tunnel. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, c’è da lodare il portiere Matteo Esposito che ha consentito si facessero pareggi che sarebbero potuti diventare sconfitte. I numeri ora parlano chiaro: sette pareggi che se fossero diventate vittorie, dove saremmo?


Purtroppo non è andata così, ora siamo lontani dalla vetta, ma si può preparare qualcosa per il futuro, la programmazione paga sempre e aspettando chi sarà il prossimo nocchiero si spera che la società sappia regolarsi in merito. Se poi… nun ce penzamm, jamm annanz senza sunnà ma signann, pò se vere.

Sempre sognatore, ma svegliamoci e aspettiamo, tutto è ancora in alto mare ma la riva arriverà anche se ci vorrà un altro anno. Ed ora, dimenticavo, 2 goal di Kyeremateng e poi il pareggio dei rossoblu, ma questa è storia antica.

Ernesto Limito



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