L’ex numero 1 del mondo di tennis ritornerà a Doha per mostrarsi in tutto il suo splendore, si spera, dopo ben due operazioni al ginocchio destro ed una assenza dai campi da gioco di ben 14 mesi.

Più di un anno di lontananza dal tennis giocato per Roger Federer, in mezzo a questo tempo di attesa abbiamo avuto anche la rara occasione di vedere (purtroppo) la pandemia da Coronavirus, mentre Novak Djokovic procedeva indisturbato nel battere uno dei record più importanti del campione svizzero: le 310 settimane consecutive da numero 1.

Il “Re del tennis” ha dichiarato ad Eurosport di essere felice di rientrare a giocare, ma di non avere grandi aspettative, anche perché non sa cosa troverà lungo il percorso di ripresa.

Un Federer nostalgico che a novembre 2020 aveva ricordato i match di esibizione in Messico come “una delle esperienze più affascinanti” nella sua carriera, e poi ancora, poche settimane fa ripostava i momenti vissuti in Africa, Città del Capo e Sud Africa.

Per Roger, che al momento mantiene la sesta posizione in classifica ATP, si tratterà dell’ottava partecipazione al torneo del Qatar, nel frattempo il suo staff ha già programmato la sua presenza a Dubai.

Ma torniamo per un attimo al record storico ed oramai battuto dal Djoker serbo:

  • Djokovic detiene oggi il ranking per il maggior numero di settimane consecutive da numero 1 del tennis mondiale (311), mentre Federer si è fermato a 310, seguono Sampras con 287, Ivan Lendl con 270 e Jimmy Connors con 269. Rafael Nadal è fermo invece, subito dopo Connors, a 209 per il sesto posto.

Va detto però che nel mondo del tennis c’è chi ha il record assoluto per questa singolare classifica, parliamo della campionessa WTA Steffi Graff, ferma a 377 settimane da numero 1.


Lo svizzero ha avvisato a Doha che durante le ultime settimane si è allenato per circa 3 ore e mezza al giorno. Ha poi aggiunto: “Considero un privilegio quello che riesco ancora a fare. Devo cercare di trarre il massimo da ogni minuto, perché il mio corpo non tollererebbe di allenarsi di più. Spero ci possa essere una bella atmosfera e mi auguro che qualcuno possa venire a seguirmi dal vivo, altrimenti va bene anche in televisione”.

In un’altra dichiarazione ha annunciato che la priorità per lui era tornare ad essere una persona sana: “Voglio poter andare in bici, sciare, correre e giocare con i miei figli senza dolore. Non sentirmi un uomo rotto per me è importante. Riesco ad allenarmi tre ore e mezza al giorno per cinque giorni di fila. Sarò competitivo in torneo? Boh, me lo chiedo anch’io. Lo scopriremo. Per ora, basta così”.

Andrea Ippolito



 

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