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Covid: “Varianti inglese e sudafricana resistenti agli anticorpi”

Secondo gli studi effettuati da un gruppo di ricercatori, coadiuvati dal virologo David Ho, della Columbia University e pubblicati sulla rivista Nature, la variante inglese e quella sudafricana sarebbero in grado di resistere agli anticorpi e conseguentemente alle terapie basate sugli anticorpi monoclonali.


I risultati della ricerca hanno fatto rilevare che le variazioni resistono alla neutralizzazione da parte degli anticorpi monoclonali che hanno come obiettivo quello di bloccare la proteina Spike attraverso la quale il virus penetra nelle cellule umane.

La variante inglese sembrerebbe non resistere al plasma dei pazienti guariti dal Sars Cov-2 mentre quella sudafricana parrebbe resistere agli anticorpi sviluppati e di conseguenza potrebbe inficiare l’efficacia dei sieri.


In ogni caso, considerata l’alta percentuale di contagiati con le nuove varianti e la loro diffusione per gli scienziati sarebbe necessario non solo rivedere le terapie, ma intervenire con misure restrittive più severe e con un’accelerazione della campagna vaccinale che possa garantire a breve termine una migliore e maggiore copertura.



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