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Blocco AstraZeneca: Ascierto, vaccini Covid tutti sicuri, ma è giusto verificare

“Quando un vaccino viene introdotto nella pratica clinica ha superato tutta una serie di valutazioni importanti ad opera di organi preposti che ne verifica efficacia e sicurezza”

“Quando ci sono dubbi è giusto intervenire facendo indagini, come ora sta accadendo, con la sospensione di AstraZeneca”. Così il professor Paolo Ascierto.

“Tuttavia – ha aggiunto il direttore del Dipartimento di Melanoma, Immunoterapia Oncologia e Terapie Innovative dell’IRCCS Pascale di Napoli – quando un vaccino viene introdotto nella pratica clinica ha superato tutta una serie di valutazioni importanti ad opera di organi preposti che ne verifica efficacia e sicurezza. I vaccini sono tutti sicuri e se pensiamo all’AstraZeneca basti ricordare che nel Regno Unito sono state vaccinate quasi 18 milioni di persone e se ci fosse stato qualche problema serio sarebbe sicuramente emerso”.



I vaccini, dunque, e lo stesso AstraZeneca finito in questi giorni nell’occhio del ciclone per alcuni casi di reazioni avverse anche gravi e oggetto di verifiche da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, per essere autorizzati sono stati sottoposti a tutte quelle misure necessarie affinché il loro utilizzo possa essere ritenuto “sicuro” per i pazienti. Va da sé che in caso di eventuali situazioni critiche riconducibili alla somministrazione dei sieri, esse vadano analizzate al fine di determinare o escludere la correlazione tra gli eventi.

Ascierto si è poi dilungato sul nuovo vaccino tutto italiano, il Covid-eVax, ideato da Takis di Castel Romano e sviluppato in collaborazione con Rottapharm Biotech di Monza. Il vaccino frutto della collaborazione dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e dell’Ospedale San Gerardo di Monza è in fase di sperimentazione e promette di essere un ottimo alleato nella lotta al Covid-19.


Un farmaco sul quale si concentrano grandi aspettative soprattutto in considerazione del fatto che trattasi di un vaccino a Dna. Infatti come già precedentemente spiegato dal Professor Ascierto, questo tipo di vaccino può essere “facilmente e velocemente modificato a tenere conto delle varianti del virus che stanno diventando prevalenti o che si dovessero manifestare in futuro”.

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