Ma in Gran Bretagna, la patria del vaccino AstraZeneca, come è possibile che nessuno si sia accorto di reazioni avverse o la stampa non abbia comunicato decessi anomali, eppure dallo scorso dicembre hanno fatto oltre 21 milioni di vaccinazioni tra prima dose e richiami. E’ questa una domanda che in molti, in questi ultimi giorni, si sono fatti.


La risposta è più semplice e chiara di quanto si creda: se ne sono accorti! E non solo se ne sono accorti, ma hanno fatto anche di più. I dati sono costantemente pubblicati e monitorati secondo il sistema delle “Yellow card“, ossia le schede gialle, quelle di comunicazione di reazioni avverse che i medici, ma anche i pazienti compilano in seguito alle iniezioni. I dati che emergono dal programma dei “Cartellini Gialli” dimostrano che, dopo oltre due mesi dall’inizio della campagna vaccinale in Gran Bretagna, per entrambi i prodotti biofarmaceutici (AstraZeneca e Pfizer/BioNTech) vi è una media che va dai 3 ai 6 “cartellini gialli” per 1.000 dosi inoculate; la rilevazione si è concentrata nel periodo che va dal 9 dicembre 2020 al 28 febbraio 2021, range temporale nel quale sono state somministrate oltre 11 milioni di dosi del prodotto Pfizer/BioNTech, inclusi 800mila richiami e 9,7 milioni di AstraZeneca.


Quindi, i dati del servizio sanitario di Sua Maestà evidenziano che in poco meno di tre mesi, le reazioni avverse ad AstraZeneca, da quella minima a quella più importante, sono state circa 200mila contro le 90mila del vaccino Pfaizer che però si basa su un altro sistema, quello dell’RNA messaggero.

Anche in Gran Bretagna ci sono state persone che sono morte dopo l’inoculazione del vaccino. Il riferimento è solo temporale e non causale, e in questo caso il divario è minore: 275 dopo l’iniezione AstraZeneca, 227 dopo quello Pfaizer. Rapportato il numero totale delle persone vaccinate si tratta dello 0,002% dei casi.


Come si evince dal rapporto dell’Agenzia del farmaco britannica (MHRA- Medicines and Healthcare products Regulatory Agency), quindi, il numero e la natura delle reazioni avverse sospette, al momento, non è insolito a paragone con altri tipi di vaccinazioni. Del resto la campagna vaccinale massiccia in questi mesi in Gran Bretagna, suggerisce che le reazioni allergiche sono molto rare, inclusa l’anafilassi che invece è una eventualità molto frequente in altri tipi di vaccini.

Gli effetti collaterali confermano quelli delle rilevazioni cliniche: dolori al braccio e ordinari sintomi influenzali come mal di testa, freddo, nausea, fatica ed accelerazione del battito cardiaco, i quali nello studio del MHRA, corrispondono alla maggioranza dei casi (71.732).


Intanto il Regno Unito va avanti nella somministrazione delle vaccinazioni dei prodotti AstraZeneca e Pfizer/BioNTech per contrastare la pandemia da Covid-19. Noi, in caso di via libera da parte dell’Ema, dovremmo recuperare il tempo perduto in due settimane, come annunciato dal nuovo Commissario all’emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo.



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