Purtroppo, come si temeva a fronte di un quadro clinico devastante, Sonia Battaglia si è arresa questa mattina alle 9 presso la rianimazione dell’Ospedale del Mare. La morte è stata dichiarata solo oggi pomeriggio alle 15, dopo sei ore di osservazione della morte encefalica e a fronte dell’assenza di tutti i riflessi e della perdurante presenza di un elettroencefalogramma stabilmente piatto.
Sonia, 54enne napoletana, dipendente dell’Itis Enrico Medi di San Giorgio a Cremano, da 20 anni nei ruoli amministrativi, era stata portata in fin di vita presso il nosocomio di Ponticelli il 13 marzo. La decisione presa dopo un controllo del 118, che aveva consigliato di tenerla sotto osservazione a casa, quando ormai era già in fin di vita con un quadro clinico ormai drammatico con coagulazione intravasale disseminata.
Quali le cause di un quadro clinico così grave, con una profonda alterazione della coagulazione, sono, purtroppo ancora da accertare. In pratica i medici non sono riusciti a spiegare come Sonia sia peggiorata in maniera così repentina e irreversibile. Il marito e i tre figli Raffaele, Mario e Lorenza, adesso chiedono di capire il perché di questa morte atroce a fronte della quale si sono sentiti impotenti, a quanto pare anche i medici. “Vogliamo sapere di cosa è morta mia madre”, ha dichiarato straziato dal dolore il figlio Raffaele. I familiari hanno annunciato che sporgeranno denuncia contro ignoti per fare luce sulla cause del decesso.
Sonia Battaglia il primo marzo aveva fatto la prima dose del vaccino AstraZeneca, nell’ambito della campagna vaccinale riservata agli operatori scolastici. Al momento resta escluso, un eventuale rapporto causale con la vaccinazione anti-Covid.
Dagli esami effettuati, che hanno evidenziato per la sfortunata Sonia una trombosi dell’arco aortico e varie trombosi cerebrali, sarebbe stata evidenziata dalla Tac anche una lesione di vecchia data.
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