La scuola è sicuramente tra i problemi che anche la Regione Campania vuole risolvere e il governatore De Luca, nella sua diretta del venerdì, ha spiegato che le decisioni prese sono frutto di una necessità, per garantire la sicurezza di tutti, e non una scelta fatta a cuor leggero.


“Abbiamo fatto una verifica sulla possibilità di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni, perché questo avrebbe consentito di aprire le scuole. L’unico vaccino che si può somministrare è Pfizer, che però per le dosi limitate che abbiamo deve essere utilizzato per personale sanitario e pazienti fragili, cioè a cui dobbiamo salvare la vita. Quando dovesse essere disponibile un vaccino anche per i ragazzi, noi daremo priorità alla vaccinazione su tutto il mondo della scuola, docenti, non docenti e alunni”.

Nel frattempo sono riprese le vaccinazioni con il siero prodotto da AstraZeneca, bloccato per quattro giorni, e sono riprese quindi le vaccinazioni a tutto il personale delle scuole.


“Capiamo benissimo che le scuole chiuse sono un problema. A volte – ha concluso De Luca – diventa obbligatorio prendere un tipo di decisione, ma siamo pienamente consapevoli che è un problema per le famiglie e per i ragazzi. Faremo di tutto per aprire quanto prima possibile, ma in condizioni di sicurezza. Abbiamo oggi anche in Campania qualche ragazzo che è in terapia intensiva, 16 o 18 anni, bisogna capire che parliamo di situazioni delicate”.

Intanto anche il premier Draghi in serata è ritornato sulla questione scuola nel corso della conferenza stampa relativa alle misure economiche previste dal decreto Sostegni, appena approvato. “Per quel che mi riguarda – ha dichiarato il capo del Governo – la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media”.

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