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Napoli, la protesta di parrucchieri ed estetisti. A rischio 60mila posti di lavoro

Hanno denunciato la situazione di estrema criticità in cui si sono ritrovati a vivere da un anno a questa parte ormai, parrucchieri, estetisti e centri estetici partenopei e della provincia intervenuti ieri mattina presso la Prefettura.


I partecipanti alla manifestazione indetta dalle associazioni di Confesercenti, Assoestetica e dal movimento “Stamm ca”, lamentano una perdita economica che ammonta a milioni di euro e moltissimi posti di lavoro a rischio che non possono trovare certo una risoluzione nei ristori emanati previsti dal governo sino ad oggi.

I sostegni finanziati in questo lungo periodo di pandemia, non prendono in considerazione tutta una serie di costi che entrano in gioco e incidono notevolmente sulle piccole realtà, dalle utenze ai fitti, oltre che alla manodopera.


Il settore teme il prolungarsi dello stop delle attività. Per il secondo anno di seguito, infatti, non sarà possibile lavorare durante il periodo pasquale, riconosciuto come una delle festività più importanti dell’anno, così come sembra allontanarsi ulteriormente la possibilità di poter organizzare “cerimonie” che da sempre contribuiscono al fatturato delle categorie interessate.

Grande sfiducia e timore, dunque, alla base della protesta di chi si vede sempre più sul lastrico e per i quali saranno necessari interventi più mirati e consistenti.


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