Sono stati pubblicati i risultati della ricerca di fase III di AZD1222 di AstraZeneca US condotta in America. I dati raccolti sono incoraggianti e dimostrerebbero un’efficacia del vaccino anche superiore alle aspettative. La sperimentazione ha coinvolto oltre 32.000 volontari sia sul territorio americano, che in Perù e nel Cile e da quanto rilevato dall’indagine il siero avrebbe un’efficacia del 79% nella prevenzione del Covid-19 sintomatico e del 100% nel prevenire le conseguenze gravi della malattia e l’ospedalizzazione.
Dallo studio, è emerso altresì che nei pazienti con età pari o superiore ai 65 anni l’efficacia del vaccino è pari all’80%. Dei volontari che si sono sottoposti alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, infatti, un quinto era composto da over 65 che dopo le due dosi, inoculate a quattro settimane di distanza, hanno fatto rilevare la stessa copertura riscontrata nei gruppi di volontari di età inferiore.
Gli ottimi risultati di questa indagine spianano la strada all’approvazione del vaccino negli USA per uso in emergenza al massimo entro i prossimi due mesi.
“Questi risultati sono una grande notizia in quanto mostrano la notevole efficacia del vaccino in una nuova popolazione – ha dichiarato il professor Andrew Pollard, ricercatore a capo della sperimentazione del vaccino dell’Università di Oxford – e sono coerenti con i risultati degli studi condotti da Oxford. Possiamo aspettarci un forte impatto contro Covid-19 in tutte le età e per persone di ogni diversa estrazione dall’uso diffuso del vaccino”.
Dall’indagine effettuata è stata confermata non solo l’efficacia del siero, ma anche la sua tollerabilità e la sicurezza. Infatti secondo i dati raccolti durante la sperimentazione non si è evidenziato alcun aumento di eventi trombotici o trombosi del seno venoso cerebrale.
La notizia positiva arriva dopo giorni di incertezza determinata dalla sospensione in via cautelativa della somministrazione in diversi paesi europei, fra i quali anche l’Italia, per poter approfondire eventuali correlazioni fra la somministrazione ed eventi avversi gravi o decessi. Un’allerta che ha comportato molte defezioni nelle categorie che si stavano sottoponendo alla somministrazione e che è rientrata dopo che l’AIFA aveva dichiarato che i benefici del vaccino superano i rischi.
Grande soddisfazione è stata espressa da Ann Falsey, professore di medicina della University of Rochester School of Medicine, Stati Uniti, e co-lead Principal Investigator per lo studio, che ha dichiarato “Questi risultati riconfermano i precedenti risultati osservati negli studi sull’AZD1222 in tutte le popolazioni adulte, ma è emozionante vedere per la prima volta risultati di efficacia simili nelle persone oltre i 65 anni. Questa analisi convalida il vaccino COVID-19 di AstraZeneca come un’opzione di vaccinazione aggiuntiva molto necessaria, offrendo la certezza che gli adulti di tutte le età possono beneficiare della protezione contro il virus”.
“Questi risultati si aggiungono al crescente corpo di prove che dimostrano che questo vaccino è ben tollerato e altamente efficace contro tutte le gravità di COVID-19 e in tutti i gruppi di età”, ha aggiutno Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo di R&S per i biofarmaci. “Siamo fiduciosi che questo vaccino possa giocare un ruolo importante nel proteggere milioni di persone in tutto il mondo contro questo virus letale. Ci stiamo preparando a presentare questi risultati alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e per il lancio di milioni di dosi in tutta l’America, se il vaccino dovesse ottenere l’autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti”.
AstraZeneca continuerà a raccogliere ed analizzare i dati, nel mentre resta sempre da chiedersi quale copertura ed efficacia possa realmente garantire sulle varianti in circolazione.
Bianca Di Massa