Ha scatenato reazioni di sdegno e rabbia l’immagine apparsa qualche giorno fa sull’applicazione social Whattapp, e denunciata dalla consigliera comunale di Procida, Alessandra Gentile.

Un’immagine che ci riporta indietro nel tempo, a un momento storico di grande cordoglio per l’intera nazione, quando si videro per giorni camion militari trasportare decine di defunti lombardi, ammazzati dal Covid che, per mancanza di spazi, dovettero trovare altrove la triste sepoltura.


Furono settimane nelle quali si piansero migliaia di morti e l’intera penisola si strinse attorno a coloro che avevano perso la vita per quella che sarebbe di lì a poco diventata una pandemia mondiale.

A un anno di distanza quell’immagine, simbolo di un male sconosciuto ed inaspettato che lasciava dietro di sé morte e dolore, è stata utilizzata “meschinamente” da chi, forse, una coscienza non ce l’ha.

Su quei camion lo sciagurato autore del messaggio ha scritto i nomi degli esponenti dell’attuale minoranza politica dell’isola. Un messaggio deplorevole, che non può trovare alcuna giustificazione né condivisione.


“L’autore di questo scempio, dico proprio a te, ma non ti vergogni?”, ha scritto la Gentile, postando quell’immagine sui suoi canali social. “Questa non è satira, non è sfottò, no. Questo denota ciò che siete: esseri piccoli e meschini! Pessimo gusto! Pessimi voi! Non fate schifo… ma molto di più!”.

Tanti i commenti che hanno condannato una tale mancanza di rispetto per la sofferenza altrui e anche per i politici locali. Tra i tanti c’è anche chi invita a denunciare l’episodio alle autorità competenti affinché si risalga all’autore dell’ignobile gesto.


Nella giornata di ieri, poi, Alessandra Gentile ha stigmatizzato con un ulteriore post tutta la faccenda: “Abbiamo atteso… una parola… un semplice messaggio di vicinanza, di solidarietà,  di condanna per azioni ignobili  a prescindere da provenienze di parte. Il nulla.

Mi dispiace dirlo ma il primo cittadino, rappresentante di tutta la Comunità, ha perso un’altra occasione per fornire un buon esempio”.

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