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Napoli ko contro la Juventus, rallenta la corsa alla Champions

Il Napoli non riesce a uscire indenne dall’Allianz Stadium: vince la Juventus 2-1. Con questa sconfitta gli azzurri si fanno distanziare dai bianconeri di tre punti, ma il quarto posto che vorrebbe dire Champions League è ancora ampiamente alla portata. L’Atalanta infatti è soltanto due punti davanti al Napoli e le ultime nove giornate di Serie A saranno infuocate per provare a ritrovare la qualificazione alla coppa europea più prestigiosa.

Nel primo tempo si è visto un Napoli fin troppo timoroso, che ha anche costruito alcune trame interessanti ma che in realtà ha mostrato soprattutto paura per le sortite offensive bianconere. Il vantaggio della Juventus, grazie alla magia di Chiesa per Ronaldo, non ha spronato troppo gli uomini di Gattuso. Nella ripresa invece i partenopei sono scesi in campo con il piglio giusto e con le idee ben chiare. La partita nei secondi quarantacinque minuti è stata completamente diversa e il pareggio non è arrivato per le ottime parate di Buffon. Il raddoppio di Dybala, su una delle pochissime volte in cui la Juventus si è affacciata nell’area napoletana nel secondo tempo, sembrava dire definitivamente la parola fine al match. Tuttavia il rigore guadagnato da Osimhen al novantesimo e trasformato da Insigne ha dato quella speranza che è stata però vanificata nel recupero.


In questa partita a due facce tra primo e secondo tempo, sono state due le costanti di tutti i novanta minuti, cioè le prestazioni dei due terzini, anche se di qualità diametralmente opposta. Se Di Lorenzo ha disputato una gara a tutto tondo, spingendo come un forsennato e difendendo ottimamente sia sugli esterni che in ripiegamento su Ronaldo, Hysaj ha invece fallito completamente. L’albanese si è fatto sempre trovare impreparato sulle discese di Cuadrado e Danilo e non è riuscito a tamponare Chiesa sullo spunto dell’1-0 dell’ala della Juventus.

Eccellente la prova di Zielinski nella seconda metà dell’incontro. In un pomeriggio in cui Insigne si è visto a intermittenza, Lozano non ha ancora ritrovato lo smalto di un paio di mesi fa e Mertens è stato quasi uno spettatore in campo, è stato proprio il polacco a fare la differenza nel tentativo di rimonta. Ottimi i suoi strappi sulla trequarti, le sue invenzioni tecniche e i suoi tentativi di fare male a Buffon da fuori area.

Buono l’impatto di Osimhen, pimpante quando è stato chiamato in causa da Gattuso. Il nigeriano ha messo in seria difficoltà De Ligt e Chiellini, cosa che non è riuscita a Mertens nei precedenti tre quarti di partita. Il centravanti ha sfruttato gli spazi concessi dalla stanchezza dei centrali avversari e ha conquistato il rigore dell’accorciamento dello svantaggio.


Il risultato non può di certo soddisfare gli azzurri, che, come detto, ora si ritrovano di nuovo al quinto posto a tre punti dalla Juventus e a due dalla Champions, però il gol di Insigne ha messo in parità gli scontri diretti. Il 2-1 di oggi va a pareggiare l’1-0 del Maradona di febbraio e in caso di arrivo a pari punti di Napoli e Juventus sarà soltanto la differenza reti a decidere chi delle due arriverà davanti.

La prima delle nove finali che attendono i partenopei è in programma domenica. Il Napoli andrà a fare visita alla Sampdoria con l’obiettivo di ricominciare a correre dopo la battuta di arresto registrata oggi.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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