“Al 90% dalla prossima settimana saremo fuori dalla zona rossa”. Questo quanto dichiarato il presidente Vincenzo De Luca nel corso di un incontro con i commercianti beneventani.

Il governatore ha poi aggiunto: “La Campania chiede il rispetto del Governo. Ho appena comunicato al commissario Figliuolo che se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, noi prenderemo misure clamorose. Intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Regioni-Stato perché non intendiamo più essere presi in giro. Poi pensiamo di tutelarci in tutte le sedi, anche giudiziarie, perché questo è un netto abuso a cui bisogna porre termine”.


Obiettivo primario ed urgente, vaccinare secondo criteri funzionali ad una strategia di ripresa economica. “Una volta completata la vaccinazione ad ultraottantenni e fragili – dice De Luca – non procederemo per fasce di età. Dobbiamo privilegiare l’economia soprattutto quella legata al turismo, altrimenti ad ucciderci non sarà il Covid, ma la crisi”. E su questo aspetto De Luca rincara la dose: “In Italia lo Stato non esiste e quando diciamo zona rossa è una presa in giro. Il ristoratore – ha aggiunto – va in mezzo alla strada e trova migliaia di persone in giro senza mascherina e senza nessuno che controll0. Poi ha il diritto di arrabbiarsi”.

Immediata la risposta del Governo: “Nessuna deroga. La Campania deve proseguire in maniera uniforme su tutto il territorio” dice il commissario Figliuolo. Il ministro per gli Affari Regionali chiede assoluto rispetto delle priorità previste dal Piano, ma De Luca lancia quella che definisce “operazione verità e trasparenza”.


“La Campania – continua il governatore De Luca – dovrebbe ricevere il 9,6% dei vaccini nazionali in base alla popolazione. Riceve invece il 7,2%. Siamo l’ultima regione a ricevere vaccini in proporzione alla popolazione. Questo è uno scandalo! Io ho parlato e riparlo di mercato nero dei vaccini”.

In serata poi il presidente De Luca ha controreplicato a commissario e Governo dicendo loro di non preoccuparsi. “La campagna di vaccinazione segue le priorità indicate per gli ultraottantenni e le categorie fragili.

La categoria degli ultraottantenni in piattaforma sarà completata al 100% entro questa settimana, e per i non deambulanti entro le due settimane successive. Le Asl impegneranno task force specifiche per le categorie fragili”.


De Luca sottolinea la drammatica carenza dei vaccini Pfizer e Moderna, che rappresenta un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo. “Altro dato della realtà concreta, al di là degli schemi nazionali, è l’accumulo di Astrazeneca non utilizzato per varie indisponibilità. È per questo vaccino – prosegue il presidente campano – che si procederà a una utilizzazione anche per categorie economiche”.

Il comunicato della Regione precisa che anche sulle isole ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni.

“Ci sono categorie – si legge ancora – non coperte dai criteri delle fasce di età: trasporti pubblici (dopo aver dato priorità all’apertura delle scuole!); personale delle Poste e degli enti locali che lavorano agli sportelli di uffici pubblici; personale e commesse di aziende commerciali aperte al pubblico; dipendenti del comparto turistico per cui i tempi sono decisivi: a tutte queste realtà quando si pensa di dare risposta?”


Il dato di fondo che complica enormemente l’esecuzione del piano vaccinale è la carenza generale di vaccini. E a questo punto De Luca ritorna sulla questione dell’approvazione dello Sputnik.

Proprio il vaccino russo secondo il governatore potrebbe essere il vaccino aggiuntivo da destinare alle categorie economiche. “Dobbiamo superare lo scandalo che riguarda il letargo di Aifa. Quando ho fatto il contratto per acquistare lo Sputnik – ha spiegato De Luca – ho dovuto ascoltare una serie di bestialità anche da parte di colleghi presidenti di Regione. Adesso tutti rilevano che non abbiamo i vaccini. Che stiamo aspettando per fare la verifica dello Sputnik? Un mese fa, quando abbiamo firmato il contratto, apriti cielo, adesso leggiamo che la Baviera, la regione più ricca della Germania, fa il contratto per Sputnik e che la Germania apre la trattativa per 20 milioni di dosi di Sputnik. E l’Italia dorme in piedi”.


In conclusione, ben chiari i punti sui quali la Regione e il suo presidente chiedono spiegazioni a Figliuolo: “Quando sarà sanata la carenza di consegne relative alla Campania per oltre 200mila vaccini? Si dica con chiarezza in che percentuale rispetto alla popolazione sono stati distribuiti alle regioni. Si chiarisca la diversa ripartizione dei singoli tipi di vaccino. Si dica entro quanto tempo sarà finalmente ripristinato il criterio ‘un cittadino, un vaccino’. Il nostro obiettivo – chiude De Luca – è innanzitutto tutelare la salute dei nostri concittadini e per questo non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno”.

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