Tentativo di entrata a gamba tesa sull’intera amministrazione di San Giuseppe Vesuviano da parte di cinque consiglieri comunali di opposizione che hanno chiesto ufficialmente, protocollando la richiesta in comune, il test antidroga per sindaco, assessori e componenti del consiglio comunale.

La notizia divulgata attraverso la propria pagina Facebook dal primo cittadino Vincenzo Catapano. Da tempo proprio Catapano è stato oggetto di voci secondo le quali lui in primis sarebbe dipendente da stupefacenti. Netta la risposta del sindaco che si è detto pronto a sottoporsi al test ed ha invitato tutti, proprio tutti, e quindi anche i cinque consiglieri di opposizione firmatari della richiesta, a sottoporsi al controllo.


“Oggi pomeriggio – si legge nel post di Catapano – cinque consiglieri comunali di opposizione, Aniello De Lorenzo, Antonio Agostino Ambrosio, Luigi Moccia, Michele Sepe, Ivan Casillo, hanno protocollato una mozione ufficiale affinché gli amministratori comunali (sindaco, assessori, componenti del Consiglio), si sottopongano, su base volontaria, al test antidroga, pubblicandone i risultati.

Anticipo il mio voto assolutamente favorevole alla proposta, trattandosi dell’unica proposta sensata provenuta dalle opposizioni in questi anni. Rendo pubblica, dunque, sin da ora, la mia disponibilità a sottopormi al test ed invito TUTTI gli assessori e consiglieri comunali a fare lo stesso”.


Vincenzo Catapano definisce la droga come un cancro da estirpare e quindi avalla l’iniziativa, confermando che proprio la politica sia la prima a dare l’esempio.

“Per quanto mi riguarda – aggiunge Catapano – farò di più, non mi sottoporrò ad un semplice test antidroga, ma ad un test tricologico, rivelatore di eventuale consumo di sostanze stupefacenti non solo nel presente, ma anche nel passato, estendendo a tutti i consiglieri comunali il medesimo invito”.


Il primo cittadino sangiuseppese conclude rincarando la dose, affermando che tale tipo di test dovrebbe essere un documento obbligatorio a corredo della propria candidatura in politica, per garantire agli elettori la certezza che ogni candidato non faccia uso di sostanze stupefacenti e per non consentire a chi specula su vicende umane di mettere in campo condotte diffamatorie ripetute e costanti nei confronti del suo avversario politico.

Alla fine il tentativo di attacco dell’opposizione si è praticamente rivelato un trampolino di propaganda politica per sindaco ed amministrazione, ovvio che per completare il contropiede per Vincenzo Catapano e i suoi, a questo punto, non resta che produrre i test, negativi ovviamente.


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