Vi siete mai soffermati a verificare, a leggere quelle belle griglie del Ministero della Sanità? Sì, quelle con le caselle colorate e tutte le Regioni in fila, ma apparentemente in ordine sparso? La Campania è la terza dell’elenco, con tutti i numeri registrati nella giornata. Sì, sì, proprio quelle che pubblicano tutti i giornali che in genere riesce troppo piccola per darle veramente uno sguardo capace di leggere numeri e dati e confrontarli con la realtà dei fatti, con i numeri diffusi dalla Regione. Insomma, questa qui sotto.





Ebbene, per il Ministero la Campania è veramente una regione virtuosa, ma “virtuosa veramente!”. E allora, con un tasso di positività al 3%, come risulta dall’incrocio dei dati riportati qui sopra, la regione del presidente con il lanciafiamme De Luca, è certamente la prima in Italia ad uscire quasi definitivamente dall’incubo coronavirus!

Peccato che i numeri riportati in questa comunicazione ministeriale, e ai quali facciamo riferimento, siano, diciamo così, ricchi di fantasia. E non è una fantasia estemporanea ed isolata, no. Siamo al cospetto di una fantasia recidiva. Già qualche settimana fa i dati diffusi da Roma davano la Campania con un tasso di positività bassissimo e con un numero di tamponi processati altissimo. Senza contare poi che qualche genio addetto al computo dei dati, da giorni, somma, o quanto meno non verifica l’errore, anche per la Campania i test antigenici con quelli molecolari, anche se nei dati regionali è ben chiaro che i soli positivi riportati sono quelli riscontrati con i test molecolari. Risultato, come denunciamo dalle nostre pagine web ormai da tempo, un tasso di positività sempre più basso di quello elaborato dalla Regione Campania, che rischia di restare in arancione, ma per il ministero starebbe per passare in “zona bianca”.



Il grafico più eclatante, è stato pubblicato ieri, quello che è “incollato” poco più sopra, appunto. Ebbene signore e signori, la Campania nella giornata di mercoledì 21, come riportato nella griglia pubblicata nel pomeriggio di giovedì 22 aprile, avrebbe processato ben 61.831 tamponi. Se tutto va bene, almeno tre volte quelli effettivamente lavorati. Va da sé che la stessa moltiplicazione non è stata fatta con il numero dei positivi riscontrati che risultano essere, come nel report dell’Unità di Crisi regionale, 1.912 a fronte di 20.078 tamponi realmente processati.

Quindi? E c’è poco da dire. Il 9,52% che corrisponde al dato che scaturisce dai numeri regionali, diventa un bellissimo, se non fosse che appunto è solo di fantasia, 3,09% come risulta incrociando i dati del Ministero della Salute.

Un bel guazzabuglio! Inoltre, cosa che avvalora ancora più questa nostra osservazione, sulla “griglia incriminata”, il Ministero non aggiorna mai la casella dei “Casi identificati da test antigenico rapido” che resta sempre di 11.588 dal 16 marzo 2021, quando i casi identificati risultavano essere 11.284. Quindi, come già denunciato in un altro articolo, per i dati diffusi da Roma, attraverso i test antigenici non viene riscontrato un solo caso di positività da un mese e mezzo.


Come evidenziato, il dato dei casi da test antigenico resta sempre invariato, mentre aumenta regolarmente quello dei positivi riscontrati da test molecolare, nel precedente report erano infatti 363.792, esattamente 1.912 in meno dell’ultimo conteggio.

Quindi che dire, pare proprio che alcuni calcoli li sappiano fare i funzionari del ministro Roberto Speranza, la “speranza” resta quella che imparino al più presto a fare correttamente anche gli altri calcoli, riportando una comunicazione finalmente corretta. Se poi a sbagliare dovessimo essere noi, e i numeri per qualche motivo fossero proprio quelli “romani”, saremmo davvero contenti di essere in errore, ma soprattutto, finalmente, i più liberi da sto maledetto coronavirus.

Gennaro Cirillo



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