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Centrata la vittoria a Torino: il Napoli agguanta il terzo posto

Non è durata nemmeno quindici minuti la sfida allo stadio Grande Torino tra i granata e il Napoli. Gli azzurri hanno assestato un micidiale uno-due prima del quarto d’ora, mandando al tappeto i ragazzi di Nicola. Di Bakayoko e Osimhen le reti del 2-0 finale.




Questo successo permette al Napoli di raggiungere la Juventus al terzo posto, che nel frattempo diventa alquanto affollato dopo la sconfitta del Milan maturata in serata grazie ad una Lazio incontenibile.

Abbiamo visto un Napoli che si è reso protagonista di una partita di grande qualità. Il Toro ci ha capito ben poco, soprattutto nei primi quarantacinque minuti, quando i partenopei hanno messo in campo una prova di carattere, personalità e classe. Il 2-0 è un risultato che va stretto a Gattuso, considerato il gran numero di tiri in porta e azioni pericolose create. Il match di questo tardo pomeriggio fa capire che il Napoli, insieme all’Atalanta, è la squadra più in forma del campionato e potrebbe essere come i bergamaschi la favorita per staccare il pass per l’Europa che conta, lasciando Milan e Juventus (e Lazio, se riesce ad accorciare le distanze) a contendersi il quarto posto.


Il problema fisico accusato da Fabian Ruiz prima dell’inizio dell’incontro ha messo in apprensione tecnico e tifosi. Poi però tutti sono rimasti soddisfatti dalla bella prestazione della coppia Bakayoko-Demme. Il francese, oltre alla splendida rete messa a referto, è apparso puntuale su ogni intervento e molto attento in fase di interdizione, mentre il tedesco si conferma l’uomo ovunque, dando dividendi importanti in ogni zona del campo.

Ottimo anche Osimhen, devastante quando gli si concede un minimo di spazio per correre e sprigionare tutta la sua velocità e la sua fisicità.

Bene anche, come sta succedendo spesso, Hysaj e soprattutto Di Lorenzo.


Il prossimo turno mette il Napoli di fronte al Cagliari, formazione in piena risalita dalla zona retrocessione e che quindi farà un match per conquistare punti salvezza. Ma gli azzurri non possono di certo fermarsi ora, sul più bello, adesso che quasi quasi sì sta cominciando a risentire la musichetta della Champions League.

Salvatore Emmanuele Palumbo






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